Platinette, che malattia ha Mauro Coruzzi
Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ha confessato di essere malato e di dover lasciare la tv per un po’ di tempo per curarsi. Ma che malattia ha? Lo ha rivelato lo stesso Coruzzi nella trasmissione di Marco Liorni, “Italia sì”. “Mangiare compulsivo”, ha confessato Platinette. “È un male che mi porto dentro, ora mi devo curare”, ha detto.
“Mangiare compulsivo” è un modo per indicare un disturbo alimentare noto come “Binge eating disorder”, detto anche disturbo da alimentazione incontrollata. È maggiormente diffuso tra gli uomini, rispetto ad anoressia e bulimia che invece colpiscono soprattutto le donne.
Cosa è il Binge eating disorder o “mangiare compulsivo”
I sintomi del disturbo alimentare sono descritti nel DSM IV – Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (in italiano Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali). E sono: mangiare molto più rapidamente del normale, mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni, mangiare grandi quantitativi di cibo anche se in assenza di appetito o fame, mangiare in solitudine per vergogna.
E conseguentemente, la malattia di cui soffre Platinette fa provare disgusto verso di sé, depressione, e senso di colpa dopo ogni episodio di abbuffata alimentare. Diventa patologico quando le abbuffate avvengono in media almeno due giorni alla settimana per un periodo di almeno sei mesi.
A differenza della bulimia nervosa, però, alle abbuffate non seguono regolarmente comportamenti compensatori inadeguati, come provocarsi il vomito o usare lassativi.
Chi soffre del disturbo da alimentazione incontrollata, nel corso del tempo, tende ad evolvere verso l’obesità. Il 20-30 per cento dei soggetti che richiedono un trattamento per l’obesità e il 5-8 per cento degli obesi in genere soffre di “mangiare compulsivo”, come ha definito Platinette, vero nome Mauro Coruzzi, la malattia.
Come tutti i disturbi del comportamento alimentare, il “Binge eating disorder” necessita di un approccio multidisciplinare che preveda una collaborazione tra psichiatra, internista, dietologo e psicologo. Perché spesso chi ne soffre si vergogna del proprio stile alimentare o della propria condizione di sovrappeso o obesità e tende all’isolamento sociale.
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