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Morto Ulay, l’ex compagno di Marina Abramović

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 2 Mar. 2020 alle 12:16 Aggiornato il 2 Mar. 2020 alle 12:52

 

Morto Ulay, l’artista storico compagno di Marina Abramović

È morto Ulay, il celebre compagno di Marina Abramović: aveva 76 anni. La notizia arriva dalla stampa di Lubiana, città slovena dove l’uomo viveva da più di dieci anni, e da amici artisti che l’hanno ricordato sui social network.

L’artista tedesco Ulay – all’anagrafe Frank Uwe Laysiepen – è morto all’età di 76 anni.

Nato a Frank Uwe Laysiepen a Solingen, in Germania, nel 30 novembre 1943, nel 2011 a Ulay avevano diagnosticato un cancro. Al tumore l’artista aveva anche dedicato un documentario intitolato The Project Cancer, diretto da Damjan Kozole. Ed è stato proprio il regista a dare la notizia della morte di Ulay su Facebook.

Guarda il video: L’emozionante incontro tra Ulay e Marina: il video commovente

La storia d’amore tra Marina Abramović e Ulay 

Nel 1976 Marina Abramović si è trasferita ad Amsterdam e lì conosce Frank Uwe Laysiepen, detto Ulay, che diviene presto suo compagno nell’ambito artistico e sentimentale.

Marina e Ulay formano insieme un duo detto The Other e vivendo, letteralmente, delle loro perfomance. Per dodici anni, andarono oltre i limiti dell’uomo, esplorando le relazioni umane e creando una nuova concezione di arte.

Nel 1988, si accorsero che era ormai arrivata la fine della loro relazione. Decisero così di compiere un gesto estremo, l’ennesimo, dopo il quale non si sarebbero più visti. Percorsero i 2.500 chilometri della Muraglia Cinese, partendo dai due estremi. Una volta nel mezzo, un abbraccio segnò la fine. Questa scelta è stata fatta non solo per una performance artistica, ma anche per provare sulla pelle quanto può essere duro, a volte, un addio.

Ulay e Marina Abramovic

Ventitré anni dopo, però, nel 2010, è l’arte a farli rincontrare. Marina è impegnata nel suo progetto The Artist is Present, dove rimane seduta 716 ore su una sedia nel MoMa (Museum of Modern Art) di New York. Gli spettatori si avvicinano, si siedono accanto a lei, la osservano e si commuovono. Lei rimane impassibile, fin quando non apre gli occhi e trova davanti a sé Ulay che sorridendo, riesce a farla commuovere, rievocando i ricordi di una vita. (QUI IL VIDEO)

Marina e Ulay divennero il simbolo dell’amore per l’arte della performance. Solo grazie alla loro unione, sono riusciti a esprimere a pieno i loro sentimenti e a rendere la loro arte costruttiva al punto di diventare per loro stessa ammissione, un’unica materia.

“We’re a man-and-woman. I am half, he is half, and together we are one», ha detto Marina Abramović riguardo lei e Ulay.

Ulay e Marina Abramovic

Il celebre video di Marina Abramović e Ulay al MoMa | VIDEO

Nella retrospettiva al MoMA a lei dedicata, documentata nel film “The Artist is Present” (HBO Documentary Films) di Matthew Akers e Jeff Dupree, l’Abramović è restata per tre mesi, impassibile, seduta su una sedia mentre a turno i visitatori potevano accomodarsi su una sedia di fronte.

Tra le persone che si sono sedute di fronte all’artista c’è stato anche il suo compagno storico, Ulay.

 

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