Libri e frasi celebri dello scrittore Luis Sepúlveda
Lo scrittore cileno Luis Sepúlveda è morto per Coronavirus giovedì 16 aprile 2020. Era ricoverato da fine febbraio in ospedale a Oviedo dopo aver contratto l’infezione. Sepúlveda aveva 70 anni. Lo scrittore aveva contratto il Covid-19 dopo il ritorno dal festival letterario Correntes d’Éscritas, tenutosi a Póvoa de Varzim, in Portogallo. Noi di TPI vogliamo ricordarlo con i suoi libri e le sue frasi più belle.
Luis Sepúlveda libri
Lo scrittore Luis Sepúlveda è diventato celebre nel mondo della letteratura di tutto il mondo con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, pubblicato in Italia nel 1993. A seguire Il mondo alla fine del mondo, Un nome da Torero, La frontiera scomparsa, Diario di un killer sentimentale, Jacaré, Patagonia Express, Le rose di Atacama, Raccontare, resistere (con Bruno Arpaia), Il generale e il giudice, Una sporca storia, I peggiori racconti dei fratelli Grimm (con Mario Delgado Aparaín), Il potere dei sogni, Cronache dal cono sud, La lampada di Aladino, L’ombra di quel che eravamo, Ultime notizie dal Sud (con Daniel Mordzinski), Ritratto di gruppo con assenza, Ingredienti per una vita di formidabili passioni, L’avventurosa storia dell’uzbeko muto. E ancora Un’idea di felicità con Carlo Petrini e José Muijca Vivere per qualcosa.
L’ultimo libro pubblicato da Luis Sepúlveda è La fine della storia. Nel 1997 è iniziata la produzione favolistica con Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, pubblicata da Salani e poi da Guanda. A seguire le favole Storia di un topo e del gatto che diventò suo amico, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà e Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa. Con il suo editore italiano lo scrittore ha creato la collana di narrativa “La frontiera scomparsa”.
Luis Sepúlveda frasi celebri
- “Il mondo è stato e sarà una porcheria. Perciò impariamo a muoverci con il portafoglio fra i denti e il culo bene attaccato al muro”
- “È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo”
- “Bene, gatto. Ci siamo riusciti – disse sospirando – Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante – miagolò Zorba – Ah sì? E cosa ha capito? – chiese l’umano – Che vola solo chi osa farlo – miagolò Zorba”
- “E se è tutto un sogno, che importa. Mi piace e voglio continuare a sognare”
- “Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia”
- “«Volare mi fa paura» stridette Fortunata alzandosi. «Quando succederà, io sarò accanto a te» miagolò Zorba leccandole la testa”
- “Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l’affetto tra esseri completamente diversi”
- “Un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla”
- “Forse non sa volare con ali d’uccello, ma ad ascoltarlo ho sempre pensato che voli con le parole”
- “Nella tua vita avrai molti motivi per esserefelice, uno di questi si chiama acqua, un altro ancora si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia”
- “Nessun uccello vola appena nato, ma arriva il momento in cui il richiamo dell’aria è più forte della paura di cadere e allora la vita gli insegna a spiegare le ali”
- “Il sole tramonta a ovest, si inabissa nel Pacifico, e i suoi ultimi riflessi proiettano sulla candida pampa l’ombra del Patagonia Express che si allontana in senso contrario, verso l’Atlantico, là dove iniziano i giorni”
Chi era lo scrittore Luis Sepulveda
Nato a Ovalle nel 1949, l’autore della Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare era anche come attivista per i diritti civili nel suo Paese. Nel 1977 aveva lasciato il Cile dopo l’incarcerazione subita da parte del regime di Augusto Pinochet. Aveva raggiunto la fama internazionale nel 1989 con il suo primo romanzo: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore. Si era impegnato sul tema dell’ecologia, della protezione dei popoli indigeni del Sud America, contro il razzismo in Europa. Viveva a Gijón, nelle Asturie, dal 1997. E’ stato autore di oltre venti romanzi, libri di viaggio, sceneggiature e saggi.
“Sono uno scrittore perché non so fare altro che raccontare storie”, diceva. “Ma sono anche un essere sociale, un individuo che rispetta sé stesso e intende occupare un piccolo posto nel labirinto della storia. Da questo punto di vista, sono il cronista di tutti coloro che giorno dopo giorno vengono ignorati, privati della storia ufficiale, che è sempre quella dei vincitori”.
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