Laurea Influencer: arriva un corso all’Università per diventare la nuova Ferragni o De Lellis
Diventare influencer è il sogno di molti giovani di oggi, che seguono costantemente sui social i loro idoli e le star del web da milioni di follower, come Giulia De Lellis o Chiara Ferragni. Un mestiere vero e proprio, tra l’altro economicamente molto fruttuoso, e che per questo fa gola a tanti.
Per molti ragazzi e ragazze queste star del web sono diventati dei veri modelli da seguire. Dietro un modello di business ormai consolidato. Più si è noti e seguiti, infatti, più per gli influencer è facile guadagnare migliaia di euro scattando semplicemente una foto da condividere sui social in cui si sponsorizza un prodotto.
E così molte aziende e multinazionali affidano la pubblicità e la diffusione del proprio brand a queste persone con un ampio seguito sui social, in particolare su Instagram. Cambia così di fatto il concetto stesso di lavoro, non più legato a un ufficio o una scrivania.
D’altronde per gli influencer più popolari basta avere uno smarthone, essere di bella presenza, e scattarsi un po’ di selfie. Ovviamente arrivare a diventare la nuova Chiara Ferragni o Mariano di Vaio non è impresa da poco.
Corso di laurea per influencer: come funziona
Per questo l’Università e-Campus ha presentato il primo corso di laurea triennale per diventare un star del web. Sul loro sito ufficiale si legge: “Questo corso di laurea ha l’obiettivo di preparare una figura in grado di esercitare la propria attività in maniera professionale, svincolandosi da quella mancanza di rigore e dall’utilizzo di cattive pratiche che penalizzano chi aspira al ruolo di influencer ma non ha un’adeguata preparazione per avvicinarsi con competenza a questo settore”.
“Il nuovo percorso Influencer del corso di laurea in Scienze della Comunicazione – si legge ancora sul sito dell’Università – fornisce le competenze e gli strumenti necessari per affrontare adeguatamente quello che potremmo definire il nuovo marketing, quello social, “influenzale”, che sta progressivamente scalzando il marketing tradizionale. La figura dell’influencer, pur non risultando una professione attualmente regolamentata, è sempre più richiesta da aziende, marchi commerciali e agenzie pubblicitarie, proprio per la capacità di veicolare messaggi al proprio pubblico che la riconosce come “opinion leader” credibile e affidabile”.
Come ogni corso di laurea che si rispetti, anche quello per diventare influencer ha un piano di studi articolato, con esami da sostenere e CFU da ottenere: “Il percorso di studi si struttura su tre anni. Il primo anno affronta temi trasversali come semiotica e filosofia dei linguaggi, estetica della comunicazione, informatica, tecnica, storia, e linguaggio dei mezzi audiovisivi.
Il secondo anno scende nel dettaglio di alcune discipline come la psicologia e la sociologia della moda, ampliando le conoscenze dello studente nell’ambito della comunicazione grazie a discipline come il diritto dell’informazione e della comunicazione o la sociologia della comunicazione e dell’informazione.
L’ultimo anno prevede la partecipazione a laboratori tematici, che vanno dalla scrittura istituzionale e pubblicitaria alla lettura dell’immagine, e si conclude con tirocini formativi e di orientamento”. La notizia ha subito fatto il giro del web, e ovviamente c’è chi non approva questa novità.
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