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Giulia De Lellis: il suo libro era fuffa e lei è ricascata in una storia tossica

Dopo il grande successo in libreria di "Le corna stanno bene su tutto, ma io stavo meglio senza", l'influencer è tornata insieme proprio con il suo ex Andrea Damante

Di Redazione TPI
Pubblicato il 7 Apr. 2020 alle 11:09 Aggiornato il 7 Apr. 2020 alle 11:09

Giulia De Lellis: il suo libro era fuffa e lei è ricascata in una storia tossica

Lo chiameranno “l’effetto Iannone”, visto che il fenomeno, prima d’ora, non era mai stato battezzato né studiato. “L’effetto Iannone” consiste nella sostanza in questo: ti fidanzi con lui, inizi una relazione piuttosto stabile e vincolante, poi lo molli per tornare dal fidanzato precedente. Meglio se del fidanzato precedente avevi detto peste e corna. Corna, soprattutto, visto che Giulia De Lellis, ex appunto di Andrea Iannone, proprio nel suo libro di grande successo “Le corna stanno bene su tutto, ma io stavo meglio senza”, aveva raccontato come e quanto l’ex Andrea Damante l’avesse cornificata, per poi tornarci insieme in questi giorni.

 

 

Ma anche la precedente ex di Iannone, Belen Rodriguez, dopo una lunga storia col motociclista, l’aveva mollato per tornare con Stefano De Martino. Di cui aveva detto: “È andata come è andata e non ho potuto perdonare perché ho una dignità e a un certo punto non ce la faccio a passarci sopra”. E quindi arriviamo all’unica notizia di gossip in questo periodo di quarantena e cioè che Giulia De Lellis, dopo che a quanto pare si è beccata le corna pure da Iannone, è tornata (ed è con lui in quarantena) dal precedente fidanzato cornificatore, a dimostrazione – da buona influencer – che le corna scadono come i domini internet.

 

 

La verità più amara però è che Giulia De Lellis ha fregato tutti. Ha scritto un libro in cui pareva aver elaborato il lutto dopo la classica storia tossica, in cui dispensava pillole di una ritrovata autostima e consapevolezza, e invece non aveva superato un bel niente. Svettava in cima alla classifica dei libri più venduti con più di 100mila copie letteralmente sparite dalle librerie, ci raccontava di come quell’arido, anaffettivo, manipolatore di Andrea Damante l’avesse addirittura “aiutata” a scegliere le protesi per il seno, nonché il regime alimentare, il piano di allenamento e così via.

 

 

Ci aveva detto, Giulia, di aver sofferto come un cane, ci aveva convinti di essere cresciuta (“Dopo aver scritto questo libro mi sento più coraggiosa e leggera. Più alta, anche. Ma quello forse sono le corna”), ci aveva convinti del fatto che un’influencer di reggiseni e rossetti potesse lanciare anche messaggi fondamentali, quali l’importanza per le ragazze molto giovani e per le donne in generale, di non rimanere impantanate in relazioni malsane, in storie in cui non ci si sente amate, in cui “lui” decide per te, in cui il tradimento è una forma di umiliazione. E invece, ahimè, Giulia De Lellis si era solo concessa una pausa. L’aveva raccontata a noi e probabilmente anche a se stessa, di sicuro con autentica buonafede.

Quella tenacia e la ferma convinzione che ci aveva venduto nella vita e in libreria, era fuffa. Proprio quel libro, forse, più che un’operazione di auto-consapevolezza, era stata un’operazione se non di “vendetta”, di rivalsa. E forse perfino in questo Giulia De Lellis riesce ad essere ancora una volta l’unica influencer in cui le ragazze si riconoscono. Se la Ferragni è la ragazza che tante vorrebbero essere (famiglia perfetta, vita perfetta), la De Lellis è la ragazza che tante sono. Vita imperfetta, sciagure amorose e quella disastrosa, testarda capacità di ricascarci con tutte le scarpe.

Una brutta notizia, a dire il vero, che però rientra nella narrazione di tante ragazze poco più che ventenni, con poca esperienza e la pessima convinzione che le storie più belle siano quelle che “fanno soffrire”. “Per quanto sul momento sembri difficile poter uscire da un tradimento di nuovo sorridenti, o impossibile fidarsi di nuovo di qualcuno, succede sempre: il tempo passa e con lui si ricuce lo strappo, lasciando cicatrici più o meno visibili”, aveva detto Giulia mentre promuoveva il suo libro.

Ecco, forse sarebbe stato meglio se avesse lasciato qualche piccola ferita aperta a farle da monito. E dispiace un po’, in fondo, saperla oggi prigioniera non solo di una quarantena, ma anche e soprattutto di un amore che non le ha fatto bene.

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