Nel progetto fotografico intitolato Mastectomy 14 donne mostrano con orgoglio le cicatrici della mastectomia.
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Alcune di loro sono guarite, altre sono ancora in cura. Ma tutte hanno deciso di unirsi e dare prova della loro incredibile forza, lanciando un segnale chiaro e preciso: mai cedere alla paura quando si è costretti a confrontarsi con questo terribile male.
A ispirare la fotografa inglese Ami Barwell autrice del progetto è stata la madre Sue, che da più di 20 anni sta lottando contro il tumore.
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La reazione della madre alla mastectomia e ai cicli di chemioterapia ha convinto Barwell a realizzare degli scatti in grado di mostrare il lato più allegro e sensuale delle donne protagoniste del progetto fotografico.
“Quando a mia madre è stato diagnosticato un tumore al seno mi sono sentita a pezzi. Ho voluto realizzare un progetto che fosse in grado di far conoscere il male e di mostrare la forza di queste donne, che restano bellissime anche senza seno”, ha detto la fotografa.
Rachel Carr, rappresentante dell’associazione Stand Up To Cancer presso il Cancer Research del Regno Unito, ha detto: “Condividere questo incredibile progetto è per noi un grande onore. Siamo davvero grati alle donne che hanno deciso di parteciparvi, veri e propri modelli di vita. Le immagini potenti di Ami catturano in maniera perfetta il loro coraggio e la loro forza”.
Mastectomy è una delle tante iniziative promosse da Stand Up To Cancer per ottobre, il mese della prevenzione del tumore al seno.
In Italia i numeri legati alla mortalità sono in diminuzione ma, in base ai dati diffusi da Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), i nuovi casi sono in aumento: nel 2016 sono stati 50mila, duemila in più rispetto all’anno precedente.
Gillian Trim, 55 anni, Londra: “Voglio far vedere a tutte le donne che stanno affrontando il cancro che è possibile farcela. Non è facile, ma con il passare del tempo si può superare. Siamo ancora sexy e bellissime. È qualcosa che ho sempre voluto fare, un’immagine per celebrare la mia esperienza e per ricordarmi della forza che sono riuscita a dimostrare”.
Joanna Reynolds, 46 anni, Newcastle upon Tyne: “Alcune donne che conosco personalmente hanno fatto fatica ad accettarsi dopo la mastectomia. Io voglio essere la dimostrazione del fatto che le donne possono ancora onorare il proprio corpo dopo il cancro”.
Lucy Verinder, 44 anni, Wakefield: “Questo progetto è la dimostrazione che il mondo non finisce dopo una mastectomia. La vita va avanti”.
Fiona O’Donnell, 44 anni, Northampton: “Sono così orgogliosa di questo progetto fotografico. Se riuscissi a salvare la vita di almeno una persona dopo averne preso parte, vorrebbe dire che sono riuscita a ottenere qualcosa”.
Deborah Williams, 53 anni, Worcestershire: “Spero che la diffusione di queste foto possa essere utile a far crescere l’attenzione nei confronti del tumore al seno. Non importa quante cicatrici portiamo sulla nostra pelle, restiamo sempre bellissime donne. Io mi sento più forte. Non credo sia qualcosa di cui vergognarsi, bensì un motivo di fierezza”.