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Multe salate ed esame del Dna per identificare chi non raccoglie i bisogni dei cani: il caso del comune di Carmagnola

Di Marco Nepi
Pubblicato il 31 Gen. 2024 alle 14:09

Multe salate ed esame del Dna per identificare chi non raccoglie i bisogni dei cani: il caso del comune di Carmagnola

Multe salate per chi non raccoglie i bisogni dei cani ed esame del Dna per identificare i trasgressori.  Il comune di Carmagnola, nel torinese, ha scelto la tolleranza zero nei confronti dei padroni che non raccolgono gli escrementi dei propri cani. Finora sono state emesse sei sanzioni come parte del progetto “Con il Dna di Fido, il mi fido!”. L’ammontare è di 100 euro a cui aggiungere i costi dell’esame, per un totale che supera i 150 euro.

“Il comune di Carmagnola ha trasformato in realtà un progetto ambizioso sconfiggendo gli scettici e arrivando, dopo anni di lavoro, al risultato di sanzionare i maleducati”, ha detto a La Stampa l’assessore Massimiliano Pampaloni, promotore dell’iniziativa. Dal 2018 il comune ha introdotto l’obbligo di identificazione genetica dei cani tramite tampone salivare. Ogni padrone, entro la scadenza del 30 settembre 2022, è stato tenuto a eseguire un tampone salivare sul proprio cane in modo gratuito, per realizzare una banca dati. Le sanzioni, secondo La Repubblica, sono poi iniziate a luglio 2023. L’iniziativa prevede anche un multa fino a 500 euro se nel corso di un controllo non dovesse risultare depositato il campione salivare del cane intestato.

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