Quasi 9 italiani su 10 si dicono “informati” sul cambiamento climatico e più del 50% è disposta a cambiare abitudini e ridurre i consumi. È quanto emerge da un sondaggio sulla transizione energetica presentato a Roma durante il meeting di Renael, la rete delle agenzie energetiche locali.
La ricerca, condotta dall’Istituto Piepoli, sottolinea che la transizione interessa trasversalmente l’intera popolazione: l’88% la giudica un tema molto o abbastanza importante.
La questione energetica sta a cuore soprattutto di giovani e donne. Nella fascia d’età 15-34 anni il tema è valutato molto o abbastanza importante dal 91% degli intervistati (a fronte dell’87% registrato tra le classi d’età successive). E fra le donne la percentuale è del 90%, a fronte dell’86% degli uomini.
Quanto ai tempi della transizione, il 51% degli intervistati auspica che essa avvenga rapidamente mentre il 45% preferirebbe un approccio più graduale.
Gli italiani si dicono inoltre disposti a modificare le proprie abitudini quotidiane, riducendo i consumi energetici, utilizzando energie rinnovabili e cambiando le abitudini legate alla mobilità per sostenere la transizione energetica: l’85% degli intervistati si dichiara a favore.
Infine, un passaggio sulle politiche europee: l’Europa è decisiva, soprattutto per i giovani: l’87% dei ragazzi compresi tra i 18 e i 34 anni dichiara che le politiche europee sono fondamentali per facilitare la transizione energetica sul territorio. In questo senso, per sette italiani su dieci, l’Europa è un’opportunità per il territorio, quando si parla di cambiamento climatico.