Solstizio d’estate 2018 | Cos’è un solstizio? | Il solstizio d’estate è davvero il giorno più caldo e più lungo dell’anno? | Come si celebra il solstizio nel mondo
Oggi, 21 giugno, inizia l’estate astronomica. Si celebra infatti, nella giornata più lunga dell’anno, il solstizio d’estate, che ufficializza l’arrivo della bella stagione.
Cos’è un solstizio?
Il termine ha origini latine, da sol, cioè sole, e sistere, cioè fermarsi, e indica il culmine del Sole allo zenit durante il suo moto apparente lungo l’eclittica.
Il Sole raggiunge il punto di massima e minima declinazione durante due giorni l’anno, rispettivamente il 21 dicembre e, appunto, il 21 giugno. Queste due giornate sono comunemente denominate solstizio d’inverno e solstizio d’estate, e sono la più corta e la più lunga dell’anno.
Il fenomeno è causato dall’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica, che varia con una cadenza di 41mila anni e cheattualmente misura 23° 27’. Per tutte le località che si trovano a 23° 27’ di latitudine nord i raggi del Sole a mezzogiorno cadono perpendicolarmente.
Il solstizio d’estate è davvero il giorno più caldo e più lungo dell’anno?
La risposta alla prima domanda è negativa. Il fatto che l’emisfero nord del pianeta sia più colpito dai raggi del Sole non implica necessariamente che il solstizio d’estate sia anche il giorno più caldo dell’anno.
“Pensate all’accensione di un forno, che richiede molto tempo per riscaldarsi e dopo averlo spento, ne richiede altrettanto per raffreddarsi”, spiega a National Geographic il professor Robert Howell, astronomo dell’Università del Wyoming. “Lo stesso vale per il nostro pianeta”.
Le acque degli oceani, così come l’atmosfera, assorbono e rilasciano nel tempo i raggi solari. Ciò significa che, anche se la terra assorbe una gran quantità di raggi solari durante il solstizio d’estate, essi sono rilasciati nel corso del tempo. Ci vorrà ancora qualche settimana, quindi, perché arrivino le giornate più calde dell’anno.
Il solstizio d’estate, inoltre, è comunemente ritenuto il giorno più lungo dell’anno: è quello in cui fa buio più tardi. In realtà il crepuscolo del 21 giugno non sarà necessariamente il più tardo, ma sicuramente il più lungo.
Per l’emisfero boreale il solstizio d’estate non è solo il giorno con il maggior numero di ore di luce – questo dato può variare a seconda della latitudine a cui ci si trova –, ma anche quello in cui l’intervallo di tempo prima dell’alba e dopo il tramonto sarà massimo nell’emisfero nord e toccherà il picco nel circolo polare artico, con il Sole per 24 ore sopra l’orizzonte.
Come si celebra il solstizio nel mondo
I festeggiamenti legati al solstizio d’estate hanno origini antichissime. Dagli Egizi, agli Incas del Sud America, ai Maya – con il loro osservatorio astronomico in Guatemala–, le antiche civiltà hanno sempre guardato con curiosità al fenomeno.
Persino il famosissimo complesso di Stonehenge, nel Regno Unito, è collegato a questo giorno dell’anno. Durante solstizio d’estate un raggio di Sole attraversa uno dei triliti e cade sull’altare centrale. Questo fenomeno permetteva di comprendere l’avvicendarsi delle stagioni.
Le tradizioni collegate ai festeggiamenti del solstizio si sono perse nel tempo. Eppure esistono ancora, alcuni gruppi di persone che prestano particolare attenzione al fenomeno: è il caso dei neo-pagani, negli Stati Uniti, e di molti agricoltori, per i quali è importante osservare l’alternarsi delle stagioni per la cura dei campi.
In Alaska invece, da ormai più di un secolo, si svolgono i festeggiamenti per il Sole di Mezzanotte. Molte sono le attività organizzate per la notte del 21 giugno, tra cui fiere, pic nic notturni e la celebre partita di baseball che inizia proprio a mezzanotte e giocata dalla squadra di baseball locale, la Golpanners Alaska e da una squadra straniera, che cambia ogni anno.
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