Lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia è più veloce del previsto: lo studio
Gli effetti del global warming cominciano a diventare sempre più evidenti e frequenti: secondo uno studio condotto da un team internazionale di 89 ricercatori appartenenti a 50 tra università e istituti di ricerca, lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia è a una velocità 7 volte più elevata rispetto agli anni Novanta.
Questa eccezionale situazione, che coincide con lo scenario più pessimistico delle proiezioni dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), esporrà 40 milioni di persone in più al rischio di inondazione costiera entro la fine del secolo.
Lo studio, condotto da enti come l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e con il supporto di Esa e Nasa, è stato pubblicato oggi sulla rivista “Nature”.
Secondo la ricerca, dal 1992 ad oggi la Groenlandia ha perso 3.800 miliardi di tonnellate di ghiaccio, sufficienti a far innalzare il livello globale dei mari di oltre 1 cm.
Il team dell’Ice Sheet Mass Balance Inter-comparison Exercise (IMBIE) ha combinato 26 sondaggi separati per calcolare i cambiamenti nella massa della calotta glaciale della Groenlandia tra il 1992 e il 2018.
Complessivamente, sono stati utilizzati i dati di 11 diverse missioni satellitari, comprese le misurazioni del cambiamento della calotta glaciale volume, flusso e gravità.
I risultati mostrano che la Groenlandia ha perso 3,8 trilioni di tonnellate di ghiaccio dal 1992 – abbastanza per far salire i livelli del mare globale di 10,6 millimetri. Il tasso di perdita di ghiaccio è passato da 33 miliardi di tonnellate all’anno negli anni ’90 a 254 miliardi di tonnellate all’anno nell’ultimo decennio – un aumento di sette volte entro tre decenni.
La valutazione, condotta dal professor Andrew Shepherd dell’Università di Leeds e da Erik Ivins del Jet Propulsion Laboratory della NASA in California, è stata supportata dall’Agenzia spaziale europea (ESA) e dalla National Aeronautics and Space Administration (NASA).
I dati indicano, inoltre, un aumento significativo della velocità con cui i ghiacciai della Groenlandia fondono: dai 33 miliardi di tonnellate l’anno del 1990 ai 254 miliardi l’anno dell’ultimo decennio, corrispondenti a un aumento di oltre 7 volte in 30 anni. Il 2011, in particolare, è stato l’anno in cui si è registrata la massima velocità di scioglimento dei ghiacciai, pari a 335 miliardi di tonnellate l’anno, 10 volte il tasso di scioglimento del 1990.
“Nel 2013 – spiega Daniele Melini dell’Ingv – l’Ipcc aveva previsto un aumento del livello globale degli oceani di 60 cm per il 2100, che avrebbe esposto 360 milioni di persone nel mondo al rischio di inondazioni costiere. Ma i nuovi risultati dimostrano chiaramente che lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia procede a un ritmo più veloce del previsto, corrispondente allo scenario più pessimistico elaborato dall’Ipcc, cui corrisponderebbe un aumento globale del livello del mare di ulteriori 7 cm entro il 2100”.
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