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    Potito, il 12enne pugliese che sciopera da solo per il clima: “Non sono un eroe, ma la terra è nostra madre. E nessuno farebbe male a una mamma”

    In un'intervista a Repubblica lo studente delle scuole medie spiega perché si è recato in piazza tutto solo

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 28 Set. 2019 alle 10:58 Aggiornato il 28 Set. 2019 alle 13:10

    Potito Ruggiero, il bambino che sciopera per il clima, anche da solo

    Potito Ruggiero è il bambino di 12 anni che ieri, in occasione dello sciopero globale per il clima, ha manifestato da solo nel suo paese in provincia di Foggia, Stornarella.

    Potito ha raggiunto la piazza principale e ci si è seduto tutto solo con in mano un cartello con la scritta: “I keep an eye on you”, “Vi tengo d’occhio”, che riprende le parole pronunciate da Greta Tunberg al vertice Onu sul clima lunedì 23 settembre. Sono gli occhi attenti dei ragazzi che controllano l’operato degli adulti, i quali dovrebbero adottare soluzioni concrete per proteggere il Pianeta e garantire un futuro alle nuove generazioni.

    Anche Potito ha voluto dire la sua, nonostante nessuno dei compagni gli abbia dato ascolto.

    Friday for future, Potito: il ragazzino che manifesta da solo in piazza nel Foggiano

    “A scuola ci hanno detto che l’autorizzazione per scioperare era riservata ai soli studenti delle scuole superiori. Ma io ed alcuni miei compagni di classe avevano voglia di manifestare”, racconta Potito in un’intervista pubblicata dal quotidiano La Repubblica.

    La sera prima dello sciopero, dopo aver contattato i suoi amici, il 12enne ha scoperto di essere rimasto il solo a voler andare in piazza.

    Ma non si è perso d’animo, e ha deciso di farlo comunque.

    “Mi sono detto: se Greta è riuscita, da sola, a portare avanti una battaglia a livello mondiale, perché non posso farlo anch’io?”, racconta ancora Potito Ruggiero, bambino di Foggia che in poche ore è diventato una delle nuove icone italiane dello sciopero globale sul cima organizzato dal movimento dei Friday for Future.

    In piazza non si è fatto accompagnare da nessuno, perché “I gas di scarico fanno molto male all’ambiente”.

    Ma la vera preoccupazione di Potito è la plastica.

    “Sono convinto che un tempo rappresentava un fenomeno dell’evoluzione umana adesso è divenuta dannosa”, dice durante l’intervista.

    A casa differenzio i rifiuti sin da quando ero bambino. Ma non solo, utilizzo solo bottiglie in vetro o borracce in metallo”.

    La sua protesta silenziosa nel comune foggiano ha attirato l’attenzione di Michele Emiliano. Per il governatore della Regione Puglia, Potito è un “eroe pugliese”.

    Ma lui l’epiteto l’ha commentato così: “Non sono un eroe, eppure un messaggio voglio lanciarlo: pensiamo alla nostra Terra come se fosse nostra madre. Nonostante tutto noi la inquiniamo. Un figlio, però, non avvelenerebbe la propria mamma”.

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