Perché nevica al sud Italia e non al nord? Una domanda non banale, dovuta al fatto che ormai è “prassi” che le ondate di maltempo che, da inizio dicembre, stanno colpendo l’Italia stiano portando al sud violente nevicate.
È accaduto a dicembre e, di nuovo, a gennaio. Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania e Puglia sono state le regioni maggiormente colpite, con fitte nevicate addirittura nel Tarantino e nel Salento. Colpa del cambiamento climatico? Non proprio. O meglio: non direttamente.
Che le nevicate degli ultimi anni siano da collegare ai cambiamenti climatici è scontato. Ma non il fatto che la neve colpisca soprattutto il sud.
La neve al sud, infatti, è un fenomeno assolutamente normale guardando la connotazione geografica e orografica della nostra Penisola: l’Italia è un territorio ricco di rilievi che fanno del nostro Paese un’area perfetta per il verificarsi di nevicate.
Le regioni italiane settentrionali sono però protette dalle Alpi, mentre quelle del sud sono, invece, più esposte alle irruzioni gelide dal Circolo Polare Artico.
L’Italia è infatti uno “stivale obliquo”: Abruzzo, Molise e soprattutto la Puglia non godono della protezione dell’arco alpino. Ogni ondata di maltempo e gelo da nord, quindi, colpisce il Meridione in pieno. Le nevicate nel nord Italia sono invece portate da irruzioni da ovest e da est.
Ecco spiegato perché non c’è da allarmarsi per le nevicate al sud e perché queste non vanno considerate come “incredibili”. Il problema è, invece, l’aumento di queste nevicate e lo sbalzo termico che ormai da anni sta colpendo l’Italia, più in generale l’Europa e, di fatto, l’intero emisfero.
In base agli ultimi dati dell’Intergovernamental Panel on Climate Change, i dati combinati della temperatura media globale della superficie della terra e dell’oceano indicano un riscaldamento medio di 0.85 gradi centigradi tra il 1880 e il 2012.
Nel 2014 si è raggiunto il record della temperatura media globale. L’allarme è particolarmente grave per l’Italia, che si sta scaldando più velocemente della media globale e di altre terre emerse del pianeta. Il nuovo record italiano raggiunto nel 2014 è stato di +1.45 gradi rispetto al trentennio 1971-2000.
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