Le guerre in corso non hanno spostato il focus. Nonostante i numerosi conflitti che stanno infiammando il mondo, la transizione energetica rimane un tema al centro del dibattito e, se possibile, delle iniziative concrete dei Governi. A ribadirlo è stato Mark Carney, già governatore della Banca d’Inghilterra e del Canada, invitato speciale dell’Onu sui cambiamenti climatici, oltre che fondatore di GFANZ. Realtà, questa, che riunisce cinquecentocinquanta asset manager, banche ed assicurazioni che si impegnano ad implementare azioni concrete verso un’economia net Zero, in linea con gli accordi di Parigi sul clima.
Carney è stato premiato a Firenze con il Renewed Humanism Award, riconoscimento della Fondazione The Club of Florence, istituzione presieduta da Claudio Pedretti ed impegnata a favorire il dialogo dove – invece – interessi contrapposti impediscano una rapida soluzione delle questioni. Una velocità di pensiero, programmazione ed esecuzione che, invece, risulta necessaria quando si parla di questioni come ambiente, clima e sostenibilità. Tra le motivazioni alla base del premio, proprio la leadership di Carney nella gestione di GFANZ, insieme a Michael Bloomberg, e l’impegno come inviato speciale delle Nazioni Unite sull’azione e la finanza climatica.
“La risposta dei Governi in Italia, in Europa e nel mondo è stata quella di accelerare la transizione energetica verso sistemi energetici più sostenibili, convenienti, accettabili ed affidabili – ha detto Carney a margine della cerimonia che si è svolta in Palazzo Vecchio, a Firenze -. Quello che abbiamo visto negli ultimi tre anni è stato un aumento del cinquanta per cento degli investimenti in energia pulita. Che sono arrivati al doppio di quelli destinati ai combustibili fossili. E’ un onore ed è particolarmente emozionante per me ricevere questo premio – ha poi aggiunto Carney – qui nella città che ha dato i natali all’Umanesimo. Una rivoluzione di pensiero che ha celebrato l’azione umana ed ispirato un’enorme creatività nel perseguimento del bene comune. Qualcosa che enfatizza la nostra responsabilità condivisa per l’esistenza del mondo da parte di tutti gli individui”.
Carney, è stato premiato da Manuel Pulgar Vidal, già Ministro dell’Ambiente del Perù, Presidente del COP20, uno dei padri degli accordi di Parigi e Presidente onorario della Fondazione The Club of Florence. Vidal riconosce meriti e passi avanti fatti in materia di cambiamenti climatici, anche se non si dice certo totalmente soddisfatto dal mantenimento degli impegni. “L’Europa – sostiene Vidal – sta mostrando la via. Siamo in un tempo in cui i regolamenti definiscono il cammino da seguire. Le leggi che vietano dichiarazioni fuorvianti sul clima delle aziende per proteggere i consumatori rappresentano una fantastica decisione europea. Il resto dell’occidente – sottolinea Vidal – non è però sulla stessa strada. Oggi comunque il settore finanziario non solo è più consapevole, ma ha iniziato ad adottare azioni importanti per sbloccare le risorse, che sono una chiave per il progresso in materia di transizione energetica. Certo, potremmo fare molto di più e molto meglio, accelerando l’azione sul clima. Elemento chiave per organizzare settori diversi e percorrere la strada suggerita dalla scienza”.