Macchina acqua potabile-aria | Ricavare litri e litri di acqua fresca e potabile dall’aria. Sembra un sogno, invece è realtà. A renderlo possibile è stato il lavoro di un team di ricerca californiano che ha creato Skywater: un generatore d’acqua atmosferica che condensa il vapore acqueo e ne ottiene acqua.
Un progetto che è valso al team di Skysouce il premio Water Abundance Xprize, del valore di un milione e mezzo di dollari.
Macchina acqua potabile-aria: come funziona
Il funzionamento della macchina è descritto sul sito dell’azienda produttrice. Il dispositivo imita il processo con cui si formano le nuvole: prende aria calda e la mette a contatto con aria fredda. Le goccioline di condensa che si formano vengono conservate in un serbatoio all’interno di un container che può essere collegato a una stazione di ricarica delle bottiglie o a un rubinetto.
L’aria è inquinata, si potrebbe contestare, ma queste macchine comprendono sistemi di filtrazione che rimuovono il particolato di dimensioni inferiori a 0,01 micron e gli eventuali batteri o contaminanti potenzialmente dannosi. Inoltre, l’acqua ottenuta viene purificata prima di essere erogata.
La capacità di produzione varia in base alla potenza della macchina e delle condizioni atmosferiche. Ciò che è certo, però, è che può essere alimentata anche con energia rinnovabile.
L’impatto sul mondo
L’acqua copre circa il 70 per cento della superficie terrestre, ma di questa, quella potabile è solo il 3 per cento. Basta solo questo dato per capire il potenziale di una macchina come Skywater. Potrebbe alleviare le pene di quei popoli che soffrono la crisi idrica e di quelli che forse la soffriranno in futuro.
Il rischio, anche per i paesi industrializzati, è più reale che mai. Nelle ultime proiezioni sul tema, l’Onu ha sottolineato che nel 2030, a causa dei cambiamenti climatici, dei comportamenti dell’uomo e della crescita della popolazione, la domanda globale di acqua dolce supererà l’offerta del 40 per cento.
Il concorso
The Water Abundance XPRIZE è una competizione durata due anni che si è posta l’obiettivo di trovare risposte alla crisi idrica globale.
Ai progettisti in gara è stato chiesto di costruire un dispositivo che fosse in grado di estrarre dall’atmosfera almeno 2.000 litri di acqua al giorno (sufficiente per le esigenze giornaliere di circa 100 persone), utilizzando solo energia pulita, con un costo mai superiore ai 2 cent. per litro prodotto.
Il team californiano ha dovuto competere con 97 squadre provenienti da 27 paesi. I generatori d’acqua atmosferica non sono una novità, ma questa macchina ha stupito per la capacità di produzione e per il fatto che può essere totalmente alimentata a energia rinnovabile.
Il team ha fatto sapere che userà il montepremi per sviluppare macchine da collocare nelle aree del mondo maggiormente interessate dalla crisi idrica o da disastri naturali. Un progetto che il gruppo realizzerà in collaborazione con organizzazioni non profit.