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    La lettera degli scienziati agli studenti che scioperano per l’ambiente

    Di Rossella Melchionna
    Pubblicato il 28 Mar. 2019 alle 22:16 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:46

    “Cari studenti che state scioperando per il clima,  noi scienziati e studiosi dei cambiamenti climatici e dell’ambiente vi offriamo tutto il nostro sostegno”. Inizia così la lettera scritta da un gruppo di scienziati, il comitato La Scienza al Voto, indirizzata ai giovani che sono scesi in piazza su spinta di Greta Thunberg per la questione ambientale. Un lungo messaggio pubblicato il 27 marzo 2019 sul quotidiano La Stampa.

    “Ci unisce il desiderio di studiare la realtà, e una delle realtà che oggi purtroppo emerge è la difficoltà per gli esseri umani a rimettersi in discussione: così si spiegano gli attacchi contro di voi e le accuse ingiuste, come quella di avere sporcato una piazza che avete lasciato pulitissima o di essere pupazzi nelle mani di adulti che vi userebbero – sono accuse che servono, a chi le inventa, ad evitare di prendere coscienza della crisi climatica in cui ci troviamo”, hanno sostenuto gli esperti.

    Che hanno aggiunto: “Vi chiediamo, allora, di tentare assieme di persuadere la classe politica, di andare insieme a incontrarla. Prima delle elezioni del 2018 ci siamo uniti in un comitato, La Scienza al Voto, per convincere tutte le forze politiche a fare del contesto ambientale in pericolo il centro di ogni altra politica – e abbiamo proposto un accordo di legislatura trasversale, ritenendo che molte azioni siano importanti ed urgenti qualunque sia l’appartenenza a partiti o movimenti: abbiamo in effetti incontrato alcune disponibilità, ma manca ancora una consapevolezza diffusa e di conseguenza un’azione adeguata”.

    “I politici non ci devono temere: la politica è l’arte di organizzare la vita sociale, e ai politici spetta il grandioso, storico compito di organizzare la transizione ecologica.  A noi spetta di ricordare loro che ci sono però degli elementi basilari da rispettare, cui peraltro l’Italia si è già obbligata aderendo all’Accordo di Parigi”, ha affermato il Comitato. Che ha poi concluso: “Cari studenti, la strada di fronte a noi è difficile, ma chiara. Vogliamo, se lo ritenete opportuno, percorrerla insieme?”.

     

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