Alla luce dei recenti sviluppi normativi e in generale per l’importanza sempre crescente che viene riconosciuta al concetto di sostenibilità e, in senso lato, di sviluppo sostenibile è assolutamente cruciale il ruolo che le imprese sono chiamate ad assumere. Negli ultimi anni, infatti, sono proprio le imprese che, sempre più attivamente, stanno intraprendendo una serie di azioni volte all’integrazione nei propri modelli di governance e di business, tradizionalmente guidati dal perseguimento dei profitti e dal rispetto degli obblighi di legge, di un’attenzione particolare agli aspetti sociali ed ambientali, quali elementi imprescindibili per le scelte aziendali.
“L’obiettivo è quello di ricercare un equilibrio virtuoso tra le varie dimensioni dello sviluppo sostenibile – commenta Federica Stramezzi, dottore commercialista della sede veneta di Rödl & Partner – in una logica di creazione di valore condiviso nel lungo termine, che deve passare attraverso un percorso di informazione e di consapevolezza che possa influenzare gli stakeholder e l’ambiente esterno, affinché, a loro volta, siano stimolati a migliorare sia i loro processi decisionali sia le azioni che impattano sull’impresa e sulla società.”
Come può dunque un’azienda orientare il proprio business in questa prospettiva diventando attore dello sviluppo e parte attiva nel processo di diffusione della cultura della sostenibilità?
“L’orientamento verso la sostenibilità comporta un impegno ad operare in modo responsabile e ad integrare in modo volontario problematiche sociali, ambientali ed etiche in collaborazione diretta con gli stakeholder – sottolinea l’esperta di Rödl & Partner – rendicontando periodicamente gli esiti delle attività attraverso un report o bilancio di sostenibilità, senza limitarsi ai soli aspetti contabili e finanziari, ma puntando l’attenzione anche sulle dimensioni sociali e ambientali. L’assessment dell’approccio delle imprese nei confronti dei temi legati alla sostenibilità, la compliance con leggi e regolamenti applicabili, nonché la rendicontazione degli esiti delle proprie attività relativamente a tali tematiche, sono fondamentali per garantire il miglioramento della performance della società e la creazione di valore.”
Gli strumenti di rendicontazione a disposizione delle imprese, quali la Rendicontazione non Finanziaria, il bilancio di sostenibilità e il report integrato, sono molteplici e permettono di comunicare quanto un’organizzazione ha fatto in tema di sostenibilità durante lo svolgimento della propria attività.
“Nello specifico – conclude la dott.ssa Stramezzi di Rödl & Partner – il bilancio di sostenibilità, all’interno dei contesti aziendali, in tema di sviluppo sostenibile, ha un ruolo fondamentale, poiché rendiconta responsabilità, performance e comportamenti sociali, ambientali ed economici e spiega altresì il sistema di governance dell’organizzazione, con benefici sia interni che esterni per l’organizzazione.”
Il 21 aprile 2021 la Commissione Europea ha adottato la proposta di direttiva CSRD, che nei prossimi anni estenderà la platea dei soggetti tenuti per legge a redigere il report di sostenibilità, portando la platea dei soggetti obbligati dalle attuali 11.000 imprese ad oltre 50.000.