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    Greta Thunberg è la favorita a vincere il Nobel per la pace

    Secondo i bookmaker ci sono alte probabilità che sia la 16enne svedese ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 4 Ott. 2019 alle 17:47 Aggiornato il 5 Ott. 2019 alle 08:18

    Greta Thunberg favorita a vincere il premio Nobel per la pace

    Greta Thunberg è la candidata favorita a vincere il premio Nobel per la pace di quest’anno.

    Lo spiega la portavoce della ditta di scommesse Ladbrokes, Jessica O’Reilly, che sulla 16enne svedese ha dichiarato: “È difficile negare l’impatto che le azioni di Thunberg hanno avuto a livello globale, questo spiega il fatto che sia la favorita per l’attribuzione del Premio Nobel”.

    A proporre l’attivista per il clima al Comitato norvegese per l’assegnazione del premio è stato un gruppo di deputati socialisti svedesi, a marzo scorso.

    “Abbiamo indicato Greta perché la minaccia del clima è probabilmente una delle principali cause di guerre e conflitti. Il movimento di massa che lei ha innescato è un contributo molto importante per la pace”, ha dichiarato il deputato norvegese André Ovstegard al momento della presentazione del nome di Greta.

    Con la giovane attivista scandinava competono per il Nobel il primo ministro etiope Abiy Ahmed, il leader ambientale brasiliano Raoni Metuktire, e la prima ministra Neozelandese Jacinda Ardern.

    Per l’edizione di quest’anno l’eurodeputata Eleonora Forenza aveva proposto per il Nobel la città di Riace, mentre Mario Vargas Llosa aveva fatto il nome di Carola Rackete. La vicepresidente del partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD) quello di Salvini.

    Se la giovane attivista si aggiudicasse il premio l’11 ottobre prossimo, diventerebbe la più giovane vincitrice del prestigioso titolo, in passato assegnato a figure del calibro di Nelson Mandela e Madre Teresa di Calcutta, e la seconda a ricevere il premio per ragioni ambientali.

    Il primo è stato Albert Arnold Al Gore Jr, che nel 2007 ha condiviso il suo riconoscimento con il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC). In quel caso il Comitato norvegese aveva giustificato la scelta affermando di premiare “i loro sforzi per costruire e disseminare una maggiore conoscenza sul cambiamento climatico causato dall’essere umano e le basi che hanno gettato le misure necessarie per contrastare questo cambiamento”.

    Greta potrebbe essere premiata per le stesse ragioni, con il merito aggiuntivo di aver organizzato la sua mobilitazione praticamente sola, quando ad agosto 2018 ha iniziato a scioperare ogni venerdì per chiedere ai leader del suo Paese di varare politiche più incisive per combattere l’emergenza climatica. La forza propulsiva della sua iniziativa ha coinvolto i giovani di tutto il mondo che, seguendo l’esempio di Greta, hanno organizzato importanti mobilitazioni nelle proprie città e nelle proprie scuole, ingrandendo le fila del movimento dei Friday for Future.

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