“Il mondo ha assistito con orrore e enorme dolore all’incendio di Notre Dame ma questa sarà ricostruita. Spero che le nostre fondamenta siano ancora più solide ma temo non lo siano”.
Sono queste le parole pronunciate dall’attivista per il clima Greta Thunberg nel corso della sua visita al Parlamento europeo.
“La nostra casa sta crollando e il tempo stringe e niente sta succedendo. Bisogna pensare come se dovessimo costruire una cattedrale, vi prego di non fallire”.
Il discorso della giovane attivista non si è concentrata solo sul disastroso rogo di Parigi: “Mi chiamo Greta Thunberg e voglio che voi siate presi dal panico e agiste come se la vostra casa fosse in preda alle fiamme”.
“La nostra civiltà è così fragile, è come un castello che affonda nella sabbia. La facciata è splendida ma le radici non sono solide. Verso il 2030 avremo fatto scattare una reazione a catena che probabilmente porterà alla fine della nostra civiltà come la conosciamo adesso, se non ci saranno cambiamenti senza precedenti in tutta la nostra società, tra cui una riduzione nelle emissioni di CO2 pari almeno al 50 per cento”.
“Sono proiezioni sostenute da prove scientifiche”, ha aggiunto con la voce rotta dall’emozione parlando davanti agli eurodeputati.
L’attivista il 19 aprile sarà a Roma per partecipare alla protesta contro i cambiamenti climatici organizzati nella Capitale, mentre il 17 incontrerà Papa Francesco.