Una squadra di tre designer polacchi ha recentemente vinto il primo premio al concorso di architettura Skyscraper competition 2018. Si chiamano Piotr Panczyk, Damian Granosik e Jakub Kulisa.
I designer, ispirati dall’antica arte giapponese di piegare la carta (origami), hanno ideato il brillante design di un grattacielo che può essere ripiegato su se stesso.
Skyshelter.zip
L’edificio si chiama “Skyshelter.zip” ed è stato concepito come struttura che può offrire rifugio agli abitanti delle zone colpite da disastri naturali come uragani, tornado e terremoti.
La struttura di carta, infatti, può essere trasportata in elicottero mentre è ancora piegata, e calata dall’alto nelle aree disastrate. Skyshelter.zip è un grattacielo che può raggiungere un’altezza di circa 100 metri, in modo da poter ospitare fino a mille persone, distribuite su più piani.
Potrebbe anche fungere da dispensario di pronto soccorso, o essere configurato come un orto verticale, utile per produrre il cibo di cui si ha certamente bisogno in un’area colpita da una calamità naturale.
Perché Skyshelter.zip è un progetto molto interessante
Il design di Skyshelter.zip ha due aspetti che lo rendono particolarmente promettente per tali situazioni.
In primo luogo, lo spazio che occupa è pari a circa 1/30 dello spazio di solito necessario per le tende o i container di emergenza, quindi è necessario solo un piccolo spazio di terreno da liberare dai detriti per installarlo. Questo sarebbe particolarmente utile nelle zone urbane abitate, colpite da disastri naturali.
In secondo luogo, Skyshelter.zip è un sistema totalmente autonomo che può essere montato rapidamente, anche su terreni instabili. “Quando deve essere consegnato nelle aree remote”, ha detto Pańczyk a NBC News MACH, “ciò che bisogna fare è trasportare un pacco relativamente piccolo che è già assemblato e pronto all’uso… Tutto ciò che serve, è gonfiarlo”.
Come funziona Skyshelter.zip
Skyshelter.zip è ripiegato su se stesso, in stile origami, e inserito in un contenitore largo quanto la base dell’edificio finale.
Gli elicotteri calano il pacco fino al terreno della zona disastrata, e gonfiano il pallone di elio interno. Il pallone di elio, una volta gonfio, funge da dispositivo portante del grattacielo.
All’interno del grattacielo, alcune lastre leggere di metallo, stampate in 3D, vengono spinte verso l’alto. Esse hanno il compito di portare in posizione le bande di supporto e le pareti dell’edificio.
Nelle pareti, inoltre, realizzate in plastica flessibile di etilene tetrafluoroetilene (ETFE), possono essere incorporate celle solari che generano elettricità.
Il numero di piani nella struttura finale dipende dalla quantità di elio pompato e può quindi essere adattato in base alle diverse tipologie di esigenze.
Infine, il grattacielo può essere rimosso dal luogo in cui è stato trasportato, semplicemente invertendo il processo: Skyshelter.zip viene sollevato e portato via.