La Francia non concederà più licenze per l’esplorazione marittima alla ricerca di petrolio e gas. Questa decisione è parte dell’annunciata transizione della nuova amministrazione francese verso un consumo energetico maggiormente rispettoso dell’ambiente.
Nicolas Hulot, ministro francese dell’Ecologia, dello sviluppo sostenibile e dell’energia, ha dichiarato che in autunno l’assemblea nazionale approverà una legge a riguardo. “Non ci saranno più nuove licenze di esplorazione alla ricerca di idrocarburi”, ha dichiarato il ministro al canale all-news BFMTV.
In campagna elettorale, il presidente Macron ha più volte affermato di essere contrario a nuove esplorazioni e si è detto favorevole a un divieto dell’uso della fratturazione idraulica, il cosiddetto fracking, nel territorio della Guyana francese.
Questa tecnica è usata in particolare negli Stati Uniti per aumentare la produttività dei pozzi petroliferi e ha causato le proteste dei residenti nelle aree interessate alle trivellazioni.
Circa il 75 per cento dell’elettricità francese è attualmente fornita dalle centrali nucleari gestite dalla società statale EDF, un’industria che impiega circa 200.000 persone in Francia.
Il presidente Macron e il ministro Hulot hanno inoltre discusso di programmi di energia rinnovabile e del riscaldamento globale con Arnold Schwarzenegger, la star di Hollywood ed ex governatore della California.
Lo stesso Schwarzenegger, come Emmanuel Macron e altri leader europei, ha criticato l’abbandono degli storici accordi sul clima di Parigi da parte degli Stati Uniti, deciso dal presidente Donald Trump.
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