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    È stata trovata della plastica nella fossa delle Marianne

    L'inquietante ritrovamento è stato fatto dalla Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology. Questa scoperta sconcertante mostra che nemmeno le aree degli oceani più profonde e inaccessibili sono immuni dall’inquinamento da plastica

    Di Gianluigi Spinaci
    Pubblicato il 15 Mag. 2018 alle 20:56 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:56

    Sono stati trovati dei rifiuti di plastica nella fossa delle Marianne, la più profonda depressione oceanica del mondo.

    L’inquietante scoperta è stata fatta dalla Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology (Jamstec), un’organizzazione con sede nella città giapponese di Yokosuka.

    Il ritrovamento è avvenuto ad una profondità di circa 11mila metri sotto il livello del mare, nell’Oceano Pacifico.

    I ricercatori hanno individuato uno dei 3mila pezzi di detriti risalenti addirittura a 30 anni fa.

    Molti team internazionali stanno studiando i fondali oceanici per scoprire cosa nascondono, contribuendo ad aggiornare un database messo in piedi da Jamstec.

    Il Centro dati oceanografico globale (Godac) dell’Agenzia giapponese ha lanciato il database per uso pubblico nel marzo 2017, all’interno del quale vengono archiviate fotografie e video di detriti raccolti dal 1983.

    La ricerca, che è stata pubblicata sul portale Marine Policy, fornisce i dati relativi all’inquinamento marino sulla base delle informazioni provenienti dal database e mostra come le attività umane nel corso dei decenni abbiano danneggiato anche gli ecosistemi che si trovano nelle profondità marine.

    “I dati mostrano che, oltre allo sfruttamento delle risorse e allo sviluppo industriale, l’influenza delle attività umane terrestri ha raggiunto le parti più profonde dell’oceano in aree a più di 1000 chilometri dalla terraferma” ha detto il team di ricercatori.

    Una volta che si trova in mare aperto, la plastica può sopravvivere per migliaia di anni.

    Questa scoperta sconcertante mostra che nemmeno le aree degli oceani più profonde e inaccessibili sono immuni dall’inquinamento da plastica.

    Una prova di quanto le attività umane e lo scarso rispetto della gente per l’ambiente stia intaccando anche le zone più remote del pianeta.

    Questo è il tweet di Greenpeace che da l’annuncio del ritrovamento dei rifiuti nella fossa delle Marianne:

    Alcune foto della plastica trovata a 11mila chilometri di profondità nella fossa delle Marianne:

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