Al via a Roma la settimana della ribellione di Extinction Rebellion
A Roma va in scena la settimana della ribellione del movimento internazionale di Extinction Rebellion. Gli attivisti si sono ritrovati alle 15 in punto del 7 ottobre davanti a Montecitorio, a Roma, mentre le azioni di protesta andavano in scena in contemporanea in decine di altre città sparse per il mondo.
Londra in primis, dove il movimento è nato e oggi conta migliaia e migliaia di attivisti. TPI ha incontrato Lorenzo, coordinatore del movimento a Roma.
“Non c’è più tempo per il negazionismo. È tempo di agire”, si legge sul sito di Extinction Rebellion Italia.
Come spiegano dal movimento, “la vita sulla Terra si trova di fronte a una crisi globale senza precedenti: il mondo scientifico è concorde – ci aspettano inondazioni, incendi, condizioni metereologiche estreme, perdita di raccolti e il collasso della società”.
Il 7 ottobre, in piazza, gli attivisti hanno lanciato una ribellione internazionale: “Bloccheremo le città e così facendo bloccheremo le routine quotidiane che stanno distruggendo il nostro futuro. Oltre a Roma anche Berlino, Amsterdam, Londra, Parigi, New York saranno al centro di questa sollevazione pacifica”, hanno spiegato.
L’appello alla ribellione non è rivolto solo ai cittadini. Anzi, l’intento dei “ribelli” è quello di sollecitare il governo a muoversi, a fare di più per la crisi che attanaglia il pianeta: “Serve una risposta adeguata a questa crisi climatica, ora”.
In piazza Montecitorio presente anche padre Alex Zanotelli, che ha esortato i presenti: “Tocca a voi, alla vostra intelligenza, darvi da fare. So che da voi vengono personalità che vi dicono che siete il futuro, ma il futuro non esiste. Siete l’unico presente”.
“Avete un vantaggio rispetto alla mia generazione: avete il web, se lo usate bene e non ne diventate prigionieri è finita, ma se lo usate bene per connettervi può essere uno strumento bello”, ha detto ancora il padre attivista.