L’ex penicillina di via Tiburtina, a Roma, è al centro di un esposto presentato dal Comitato Nuova Penicillina e dal sindacato Asia Usb alle autorità. La richiesta è quella di procedere a una corretta bonifica dell’ex complesso industriale, sgomberato lo scorso 10 dicembre.
“Abbiamo chiesto alla Asl, che mai si è occupata di questo problema, nonostante sia sotto gli occhi di tutti, di prendere posizione o di fare una perizia”, ha detto a TPI Cristina Mazzuccoli del Comitato Nuova Penicillina. “La Asl deve tutelare la salute dei cittadini e deve dirci se i cittadini di questo quartiere e i bambini che qui vanno a scuola stanno correndo o no un pericolo per la loro salute”.
Secondo una perizia commissionata dal Comitato Nuova Penicillina alla Res Gea, un’azienda privata, all’interno della struttura sono presenti oltre 2.500 metri quadrati di amianto, un materiale potenzialmente cancerogeno e dannoso per la salute.
L’esposto è diretto anche verso il comune di Roma e le autorità del IV municipio, colpevoli – secondo il Comitato – di non aver preso una posizione chiara sulla questione ex penicillina.
Nella struttura, dove erano presenti cumuli di rifiuti fino a pochi mesi fa, dopo lo sgombero è stata avviata un’operazione di pulizia da parte dell’Ama per conto del Comune di Roma.
Tuttavia questo tipo di intervento secondo il Comitato “non è sufficiente” a smaltire i rifiuti speciali presenti nel complesso industriale abbandonato.
“Di periferia si parla solo quando la politica può specularci sopra, qui i problemi ci sono tutti i giorni, da anni”, ha detto Federico Giglio di Asia Usb durante la conferenza stampa.
L’esposto, curato dall’avvocato di Asia Usb Vincenzo Perticaro, è stato inviato inoltre per conoscenza alla procura di Roma, alla quale viene chiesto di indagare su quanto sta accadendo.
Il complesso dell’ex penicillina è stato messo recentemente in vendita con un’asta giudiziaria, sulla base di una perizia che il Comitato Nuova Penicillina definisce “sommaria”.
La paura dei cittadini è che, senza una certificazione ufficiale sulla presenza di amianto, l’eventuale acquirente non compia la dovuta bonifica. La loro proposta, invece, è che l’area sia acquisita dal comune per essere trasformata in case popolari e servizi.
Qui sotto la diretta Facebook della conferenza stampa del Comitato Nuova Penicillina: