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    Il solare riaccende Trino

    Fino al 1987 il Comune nel Vercellese ospitava una centrale nucleare. Poi, negli anni ‘90, il primo impianto a ciclo combinato d’Italia. Oggi qui è stato inaugurato il più grande parco fotovoltaico del Nord Italia. Garantirà energia pulita a 47mila famiglie. E la comunità locale sembra apprezzare

    Di Giorgio Del Re
    Pubblicato il 12 Lug. 2024 alle 11:42

    Là dove c’era una centrale nucleare ora c’è il più grande parco solare del Nord Italia. Siamo a Trino, paese di 6mila abitanti in provincia di Vercelli, dove lo scorso 25 giugno è entrato in funzione un nuovo impianto fotovoltaico integrato di Enel Green Power che produrrà volumi di energia elettrica tali da soddisfare la domanda di circa 47mila famiglie evitando emissioni inquinanti per l’ambiente. A realizzare l’intera operazione è Enel Green Power, che ha coinvolto il territorio con un’iniziativa di crowfunding che avuto notevole successo: la cittadinanza ha così contribuito a finanziare la costruzione del sito e, in cambio, chi ha aderito riceverà una remunerazione sul capitale investito.

    Innovazione
    Il parco solare di Trino ha una potenza di 87 megawatt: produrrà circa 130 gigawattora di energia elettrica all’anno – pari, come detto, al fabbisogno energetico di 47mila famiglie – e scongiurerà l’emissione in atmosfera di 56mila tonnellate di anidride carbonica e l’utilizzo di 29 milioni di metri cubi di gas, che saranno quindi sostituiti con energia rinnovabile prodotta localmente. Numeri che fanno di questo sito il più grande del Nord Italia.

    L’impianto utilizza moduli fotovoltaici bifacciali dotati di una tecnologia all’avanguardia che consente di massimizzare la produzione rinnovabile ed è integrato con le più moderne tecnologie di accumulo. In particolare, dispone di batterie agli ioni di litio (Bess) con una potenza di 25 megawatt e una capacità di accumulo pari a 100 megawattora: in questo modo il sistema elettrico sarà alimentato senza soluzione di continuità e l’energia prodotta non andrà mai dispersa. Non solo: le batterie permetteranno la fornitura di servizi ancillari alla rete. E presto – fanno sapere da Enel Green Power – il sito si arricchirà di un ulteriore impianto di accumulo di maggiori dimensioni.

    Capitale green
    Trino conferma così il suo ruolo da protagonista nella storia energetica dell’Italia: fino al 1987, infatti, il Comune nel quale oggi sorge il parco solare ha ospitato una delle quattro centrali nucleari di seconda generazione attive sul territorio nazionale, ed è poi stata sede della prima centrale a ciclo combinato del Paese. Dove ancora oggi sono visibili le torri di raffreddamento del vecchio impianto termoelettrico, chiuso nel 2013, adesso 160mila pannelli ricevono l’energia del sole per produrre elettricità a zero emissioni.

    Un balzo in avanti, verso un presente e futuro più verde, che è stato reso possibile anche grazie ai cittadini del territorio, che hanno contribuito al finanziamento dell’opera attraverso la campagna di crowdfunding “Scelta rinnovabile” lanciata nel 2022 da Enel Green Power. La raccolta fondi è stata un successo: l’ampia partecipazione ha permesso di raggiungere e superare ampiamente l’obiettivo, con un’adesione finale pari al 150% del target che era stato inizialmente fissato. Con l’entrata in servizio dell’impianto, i cittadini che hanno aderito all’iniziativa riceveranno una remunerazione sul capitale investito.

    Progetti connessi
    Enel Green Power effettuerà una serie di interventi nell’area limitrofa al sito, tra cui lavori di rimboschimento e di recupero edilizio- architettonico di alcuni edifici storici localizzati nel Borgo Leri-Cavour, dove sorgeva in passato la dimora estiva di Camillo Benso Conte di Cavour.

    L’impianto fotovoltaico di Trino rientra nell’ambito del più ampio percorso di Enel per incrementare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, obiettivo su cui il Gruppo prevede di investire a livello globale nei prossimi tre anni oltre 12 miliardi di euro. Nel primo trimestre di quest’anno la produzione di energia elettrica “emission free” del Gruppo su scala mondiale ha raggiunto il livello record dell’82%.

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