Nel tirare le somme sulla Cop26, molti giornali italiani hanno dimenticato di osservare come l’accordo finale – dove c’è scritto “riduzione” anziché “eliminazione” di carbone – è stato un fallimento (anche) del ministro Cingolani, che co-presiedeva la Conferenza. Del resto lo stesso ministro – dopo aver attaccato gli attivisti (“Andare in giro a urlare e suonare non è efficace”) – ha riconosciuto: “L’India ci ha messi spalle al muro”. Il vero vincitore è stato insomma il premier indiano Modi. Il tutto mentre nella Nuova Delhi che non vuole rinunciare ai combustibili fossili si fa un lockdown per limitare lo smog.
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