Cassa Depositi e Prestiti e Snam avvieranno una società benefit per il rimboschimento e l’assorbimento della CO2 sul territorio italiano con l’obiettivo di piantare tre milioni di alberi entro il 2030
Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Snam hanno avviato una collaborazione per lo sviluppo e la realizzazione di progetti di riduzione e assorbimento delle emissioni di CO2, tramite interventi di rimboschimento e creazione di aree verdi sul territorio italiano.
Con questo obiettivo sarà costituita a breve una società benefit, che promuoverà e realizzerà iniziative di imboschimento e rimboschimento su terreni della pubblica amministrazione e degli enti locali, sostenute economicamente da aziende e privati, mediante la vendita di servizi di piantumazione. L’obiettivo è piantare tre milioni di nuovi alberi entro il 2030.
La collaborazione è finalizzata alla promozione di azioni concrete per il contrasto ai cambiamenti climatici, il miglioramento della qualità dell’aria delle città e la creazione di aree verdi a beneficio delle comunità locali, in linea con le priorità strategiche nazionali e con il crescente interesse dell’opinione pubblica su questi temi.
La nuova società potrà avvalersi delle competenze economico-finanziarie di CDP, che contribuirà a curare i rapporti con le istituzioni competenti, valutando il coinvolgimento delle società appartenenti al Gruppo e della propria rete di fornitori. Snam apporterà il know-how industriale e tecnico maturato in anni di esperienza in iniziative di ripristino ambientale connesse ai propri progetti infrastrutturali, nonché competenze nell’efficienza energetica e nella riforestazione urbana.
Per CDP, questo progetto rinnova l’impegno affermato nel piano industriale 2019-2021 di sviluppare iniziative volte a rispondere ai grandi trend internazionali relativi alla transizione energetica e al climate change, con un focus primario alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni. Negli ultimi anni, CDP ha sviluppato numerosi importanti progetti per accelerare la riduzione delle emissioni di CO2 e la transizione energetica, quali, fra gli altri, interventi a sostegno delle energie rinnovabili (eolico, solare, moto ondoso) e dell’economia circolare (es. bio-combustibili), dell’efficienza energetica della PA e di supporto all’innovazione green nelle filiere agroalimentari.
Per Snam, l’avvio di questa partnership rappresenta la naturale evoluzione di un percorso di attenzione alla biodiversità e alla tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale, che ha caratterizzato l’azienda in ottant’anni di realizzazione di infrastrutture, anche in ecosistemi delicati come aree colturali e parchi. Solo negli ultimi dieci anni, la società ha effettuato in Italia ripristini ambientali per oltre 2.000 chilometri, rimboschimenti per oltre 200 chilometri e cure colturali per oltre 1.300 chilometri. Il progetto è inoltre coerente con l’impegno dell’azienda per la transizione energetica e si inserisce nell’ambito della definizione della strategia ESG di Snam, che sarà annunciata il prossimo novembre.
Fabrizio Palermo, amministratore delegato di CDP, ha commentato: “Il contrasto ai cambiamenti climatici rappresenta oggi una priorità assoluta. Abbiamo bisogno di azioni concrete per garantire un futuro sostenibile. La sostenibilità, infatti, è uno dei pilastri del nostro Piano Industriale e CDP è impegnata su più fronti, sia in ambito nazionale che internazionale, con iniziative dedicate a efficienza energetica, sviluppo delle energie rinnovabili e contrasto al dissesto idrogeologico. CDP, che a novembre 2019 è stata la prima istituzione finanziaria italiana ad essere accreditata al Green Climate Fund, lo strumento finanziario promosso dalle Nazioni Unite, prosegue con impegno nella realizzazione di progetti di adattamento e mitigazione, anche al fine di consentire all’Italia di affermare il proprio posizionamento strategico nell’ambito dell’Agenda per il Clima. La costituzione di questa società insieme a Snam mostra come la nostra strategia porti a progetti concreti e innovativi per la crescita sostenibile”.
Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, ha commentato: “Con questa nuova iniziativa vogliamo mettere a disposizione del sistema Paese e delle imprese uno strumento concreto per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050, rispondendo all’esigenza sempre più sentita a livello globale di contrastare i cambiamenti climatici attraverso progetti di forestazione. Faremo leva sul patrimonio di capacità realizzativa di Snam, che ha una lunga esperienza di ripristino ambientale sui territori, abbinata a nuove competenze nella forestazione urbana a supporto dei progetti di efficienza energetica. Solo negli ultimi dieci anni abbiamo effettuato rimboschimenti per oltre 1 milione di alberi. Questo progetto con CDP rafforza ulteriormente il nostro impegno nella transizione energetica e testimonia la sempre maggiore integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance nelle nostre strategie aziendali”.
L’operazione si configura come Operazione con Parti Correlate, in quanto la controparte CDP S.p.A. controlla indirettamente Snam tramite CDP Reti S.p.A. L’Operazione di minore rilevanza è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Snam acquisito il parere favorevole (non vincolante) del Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate.
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