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    “Difendendo l’ambiente possiamo cambiare l’Italia”: il progetto per salvare il pianeta attraverso lo sport

    Stefano Tirelli durante la missione di "Sport for Nature" tra i ghiacci in via di scioglimento per i cambiamenti climatici (Foto: Studio Tirelli)

    Contenuto redatto in collaborazione con Philip Morris Italia

    Di Lorenzo Zacchetti
    Pubblicato il 4 Nov. 2020 alle 12:19 Aggiornato il 6 Nov. 2020 alle 11:57

    Un elemento fondamentale della campagna #Cambiagesto consiste nel promuovere comportamenti attivi che tutelino l’ambiente e aiutino a fare dell’Italia un Paese litter free. È proprio l’impegno dei singoli che può fare la differenza, stimolando un effetto-domino tramite l’emulazione, obiettivo della app Litterati, che funziona proprio in questo modo. È quindi importante evidenziare le storie degli “eroi” quotidiani, che attraverso azioni grandi o piccole innescano un meccanismo virtuoso.

    Di questa “squadra” fa sicuramente parte il Prof. Stefano Tirelli, che insegna Tecniche Complementari Sportive all’Università Cattolica di Milano ed è ospite fisso di “Olympia” su Radio 24. La sua notorietà è dovuta principalmente al lavoro che negli ultimi due decenni sta svolgendo nel mondo del calcio, dove oltre al recupero degli infortuni fisici è ricercatissimo come mental coach. Il suo supporto è stato fondamentale sia per singoli calciatori (da Del Piero a Essien), sia per squadre: ha preso parte ai mondiali 2006 nello staff del Ghana e a quelli del 2010 in quello dell’Inghilterra, allora guidata da Fabio Capello, nonché ai successi di club prestigiosi come l’Al Ain (Emirati Arabi Uniti) e il Chelsea.

    Il Prof. Tirelli con Alessandro Del Piero, ex capitano della Juventus

    Attivista in campo ambientale fin da ragazzo, nel 2018 ha unito le sue due grandi passioni varando il progetto “Sport for Nature”, che ci racconta così: “È nato con lo scopo di sensibilizzare le generazioni attuali e future sul tema ormai fondamentale della salvaguardia del pianeta. Argomentando con dati scientifici quello che sta accadendo a livello globale, possiamo informare e divulgare, anche attraverso l’esempio degli sportivi che si stringono attorno ad un obiettivo comune”.

    “Quanto accaduto ad inizio 2020 con l’epidemia di Covid-19 ha posto ulteriormente l’attenzione sulla necessità di ripensare l’ambiente che ci circonda e adottare uno stile di vita che consenta di rispettare maggiormente la natura ed essere al tempo stesso più resilienti rispetto ai mutamenti che dovremo affrontare negli anni. L’uomo oggi deve diventare più forte mentalmente, per prepararsi a quelli che saranno i cambiamenti causati dall’essere umano stesso. Sport For Nature ha dunque l’obiettivo di comunicare alle persone la necessità di cambiare, rispettando maggiormente gli equilibri che da sempre hanno governato il nostro pianeta”.

    L’incontro con le autorità locali è un elemento distintivo di ogni missione di Sport for Nature

    Per conseguire questo obiettivo, il Prof. Tirelli si è imbarcato in diverse spedizioni all’estero, nei luoghi dove è più evidente l’impatto negativo che l’uomo sta avendo sull’ambiente naturale. La strategia consiste in una narrazione “dal più piccolo borgo d’Italia agli spazi più estesi dell’Himalaya”. Il percorso è iniziato nel 2018 con una missione alle Isole Svalbard e e nel 2019 in Islanda, due viaggi realizzati in collaborazione con Sky Sport, che ha immortalato l’esperienza con documentari di grande successo, e nel corso dei quali il Prof. Tirelli ha incontrato le autorità politiche e sportive locali: oltre al simbolico scambio dei gagliardetti e delle maglie messe a disposizione dagli atleti che supportano l’iniziativa, si sono messi in comune difficoltà e prospettive di una battaglia per la salvaguardia dell’ambiente che deve coinvolgerci tutti, in quanto il tempo a disposizione è sempre di meno.

    Il Prof. Tirelli durante il viaggio di Sport for Nature in Islanda

    Per non arrivare sconfitti al fischio finale, bisogna diffondere il più possibile la voglia di invertire la rotta: “Oltre ai luoghi in giro per il mondo che garantiscono una cornice suggestiva, rientreranno nel racconto anche territori italiani che abbiano caratteristiche tali da permettere di mostrare con eguale efficacia il tema dei cambiamenti climatici”, spiega il Prof. Tirelli.

    Dai ghiacci artici ai piccoli borghi italiani, passando per la Patagonia: tutti dobbiamo attivarci per salvare la natura

    “I borghi presenti in Italia e più in generale in Europa possono essere l’esempio di luoghi in cui trovare il giusto equilibrio tra natura, qualità di vita e cultura. In un futuro che va sempre più verso il confronto con Stati Uniti e Cina nella creazione di megalopoli, i borghi possono rivelarsi il valore aggiunto del territorio europeo in termini di rispetto dell’ambiente e welfare. Proprio in termini di welfare uno degli obiettivi di Sport For Nature è la riqualificazione di borghi e aree del territorio nazionale attraverso la realizzazione di strutture sportive e di eventi di aggregazione legati allo sport. Quando parliamo di proteggere e salvaguardare la natura, parliamo di salvaguardare il presente e il futuro dell’essere umano”.

    Tutte le foto di questo articolo sono state pubblicate per gentile concessione dello Studio Tirelli

     

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