La banana è diventata uno dei frutti più diffusi e maggiormente consumati in Italia, ma la varietà che occupa gli scaffali dei nostri supermercati è solo una delle tante, più o meno note, che esistono in natura.
Tra queste spicca la Blue Java, così chiamata per il caratteristico colore blu che la buccia assume quando è acerba e che si trasforma nel classico giallo che tutti conosciamo una volta maturata.
Ma il colore non è l’unica particolarità che distingue la Blue Java dalle altre banane. Il sapore particolarmente dolce ricorda quello della vaniglia e la stessa consistenza è più simile a quella del gelato che non a quella di un frutto.
Per questo motivo la Blu Java viene generalmente chiamata “banana gelato”, oltre che banana hawaiana, Ney Mannan , Krie o Cenizo.
La Blue Java è tipica dei Paesi del Centro America, del Sudest asiatico, delle Hawaii e delle isole Fiji: in ogni nazione la banana ha assunto un nome differente.
Questo particolare banano ha costantemente bisogno di luce, ma è resistente al freddo, tanto da poter sopravvivere anche a temperature sotto lo zero.
La pianta può crescere fino a raggiungere un’altezza tra i 4 e i 6 metri e una larghezza di circa 3 metri: rispetto alle comuni banane Cavendish, il frutto è più corto e come detto ha un colore blu argenteo quando è acerbo.
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