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    Il mostruoso iceberg da un miliardo di tonnellate si muove verso sud

    L'iceberg A-68. Credit: Getty Images

    Si è staccato dalla penisola del continente bianco tredici mesi fa e per tutto questo tempo non ha fatto altro che andare su e giù, adesso inizia a muoversi

    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 7 Set. 2018 alle 17:29 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:54

    Il mostruoso iceberg antartico A-68 pare abbia finalmente inziato a muoversi.

    Per 13 mesi dopo essersi staccato dalla lunga penisola del continente bianco, il blocco di un miliardo di tonnellate non ha fatto altro che fare avanti e dietro nello stesso posto.

    Ma ora si è girata di quasi 90 gradi. Questo fa desumere che l’iceberg sia stato catturato nelle correnti oceaniche. L’approssimarsi dell’estate dovrebbe solo aiutare la sua lenta deriva anticipata verso nord, dicono gli esperti.

    “Dopo più di un anno in cui si è spostato avanti e indietro vicino alla piattaforma di ghiaccio dal quale si è staccato, la Larsen C, l’iceberg A-68, il 12 luglio 2017, è finalmente sfuggito”, ha commentato il professor Adrian Luckman della Swansea University, Regno Unito.

    “Fino a poco tempo fa, l’iceberg era circondato a est da un denso ghiaccio marino, mentre a nord c’erano le acque basse”.

    “All’inizio di settembre, un forte vento di foehn che soffia verso est ha spinto la parte meridionale dell’iceberg verso il vortice di Weddell. Questa costante deriva in senso orario delle acque oceaniche e del ghiaccio galleggiante che scorre a nord oltre la piattaforma di ghiaccio di Larsen ha fatto ruotare A-68”.

    “Da qui sarà libero di allontanarsi e portarsi più a nord, verso acque più calde”. Il comportamento pivot-and-spin di A-68 è comune nei grandi iceberg tabulari.

    Il contatto del blocco di ghiaccio col suolo lascerà segni profondi nel sedime. Queste depressioni dovrebbero essere evidenti agli esami delle sonde sonar che saranno condotti da team internazionali alla fine dell’anno.

    Una di queste crociere scientifiche sarà condotta dall’istituto tedesco Alfred Wegener, che utilizzerà la nave da ricerca Polarstern; lo Scott Polar Research Institute del Regno Unito guiderà un’altra spedizione, con il rompighiaccio SA Agulhas II.

    L’A-68 è riuscito a eliminare alcuni dei suoi spigoli più taglienti nell’ultimo anno, ma la sua scala è rimasta pressoché invariata: circa 150 chilometri di lunghezza e 55 di larghezza.

    Due pezzi di grandi dimensioni si sono staccati, uno dei quali sufficientemente grande da ottenere la propria designazione (A-68b) nella lista degli iceberg giganti del National Ice Centre degli Stati Uniti.

    L’agenzia americana ha ufficialmente inserito A-68 al sesto posto nella classifica degli iceberg più grandi di tutti i tempi.

    La storia passata suggerisce che i blocchi più grandi saranno eventualmente esportati su una delle quattro principali “autostrade iceberg” che conducono oltre l’Antartide.

    In questo caso, i frammenti dovrebbero inserirsi nella grande corrente circumpolare che circonda il continente e dirigersi a est, verso l’Atlantico meridionale.

    I pinguini e le foche sul Territorio britannico d’oltremare della Georgia del Sud potrebbero benissimo vedere questi resti passare tra qualche anno.

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