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Majorino (Pd): “Alleanza con la Lega? Salvini in maggioranza è un errore per l’azione di governo: di lui non ci si può fidare”

Immagine di copertina
Piefrancesco Majorino. Credits: Ansa

"Non sento questa grande necessità di avere la Lega nell'esecutivo, ma credo anche che la priorità sia quella di far nascere il governo Draghi, quindi voterei comunque la fiducia se fossi un membro del Parlamento italiano": intervista all'europarlamentare del Pd Pierfrancesco Majorino

Onorevole Majorino, sabato la Lega ha dato la sua disponibilità al presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi di appoggiare il futuro esecutivo. Un annuncio salutato da alcuni come la “svolta europeista” del partito sovranista.
A me sinceramente pare una pagliacciata di Salvini, che in dieci minuti ha cambiato la linea perché ha bisogno di una lavatrice che lo ripulisca di tanti errori, vuole tentare di saltare sul Carro della gestione del Recovery Fund sapendo che il Recovery fosse stato per lui non ci sarebbe mai stato, quindi non sento sinceramente la necessità di questa grande presenza della Lega nel governo. Detto questo credo che la priorità sia fare nascere il governo Draghi, quindi se andasse avanti per la strada di una presenza della Lega voterei la fiducia se fossi un membro del Parlamento italiano. A parte la mia opinione sulla Lega credo che il governo guidato da Mario Draghi sia un’opportunità da non perdere.

Come lei ha ricordato, in Parlamento Europeo la Lega si è astenuta nel voto sulla risoluzione che sblocca i fondi del Recovery.
In quattro passaggi diversi la Lega ha votato contro o si è astenuta. Ma la mia non è una ripicca “non avete votato e ora non entrate”. Il ragionamento è di garanzia per l’azione dello stesso governo, proprio per la linearità e la coerenza dell’azione di governo. Visto che un punto essenziale di questo governo è la questione di un aggancio chiaramente europeista e di una politica volta alla coesione sociale penso siano punti su cui con la Lega si potrebbe tranquillamente dialogare lasciandola all’opposizione.

Perché ieri Zingaretti ha detto che mostrando disponibilità ad appoggiare il governo Draghi la Lega “ha dato ragione al Pd”? Non le sembra una lettura semplicistica?
Io credo che Zingaretti stia tentando di dare un contributo alla costruzione del governo, non è questo il punto per me. Zingaretti e gran parte della maggioranza del gruppo dirigente nazionale del Pd auspicano quello che auspico anche io, che il governo nasca. Zingaretti ha anche detto che si rimette a Draghi, quindi vediamo cosa deciderà.

Se la decisione dovesse coincidere con un esecutivo di cui fa parte anche la Lega, potrebbero esserci delle ripercussioni nella base del Partito. Diverse associazioni ed elettori del centro-sinistra hanno già protestato contro questa possibile alleanza. Non temete di perdere voti?
Credo che il Pd sarà valutato in base alle proprie proposte, alla chiarezza delle proprie proposte e alla qualità dell’azione di governo quindi non è questo che mi preoccupa-

La preoccupa di più l’annuncio di Salvini di portare in dote al governo il modello della sanità lombarda o il cosiddetto “modello Bertolaso“?
Credo che sia una dichiarazione delirante nel senso che la giunta Fontana che Salvini segue passo passo è un laboratorio a livello internazionale di mala gestione della sanità quindi fossi in lui eviterei di fare questi annunci, non riesco a capire cosa gli è successo: mi pare un’uscita surreale.

L’interesse di Salvini è quello di mettere le mani su una parte di fondi del Recovery o c’è un obiettivo politico?
L’interesse è quello di rifarsi un po’ di verginità dopo i tanti errori realizzati rispetto al Recovery, ma penso sia solo una mossa di propaganda perché sono convinto che di Salvini non ci si possa fidare in questo quadro e alla prima difficoltà mollerà per primo Draghi.

Potrebbe essere lui il Matteo che fa saltare il banco questa volta?
Non paragonerei mai Renzi a Salvini. Credo che Salvini in maggioranza sia un errore proprio per l’azione di governo.

Da Bruxelles ha un punto di vista diverso rispetto alla gestione del Next Generation Eu. Quali devono essere le priorità nell’utilizzo dei Fondi? Il piano sviluppato dalla precedente maggioranza è stato attaccato. E il programma che il Pd presenterà a Draghi è stato definito vago. 
Le priorità devono essere sostegno al lavoro, alla ripartenza dell’Italia, alle imprese, alla modernizzazione: credo che questi debbano essere i punti essenziali e poi ovviamente il rilancio del sistema sanitario.

Ma cosa bisogna fare per garantire sicurezza e occupazione ai giovani?
Sono convinto del fatto che su questo molto correttamente Zingaretti abbia messo al centro il tema dell’innovazione, della digitalizzazione, della scommessa sul piano della ricostruzione del sistema formativo. Il Pd queste proposte le ha già fatte, non ci dobbiamo inventare nulla ma portarle avanti con più determinazione

Uno dei temi che più spaventa gli scettici di un’alleanza Pd-Lega è quello fiscale: una sintesi tra la flat tax proposta dalla Lega e un sistema di impostazione patrimoniale è impossibile.
Credo che sia un tema cruciale: la flat tax è una politica fiscale ingiusta, non si deve fare nemmeno mezzo passo in quella direzione, sennò il problema a quel punto non sarebbe tanto di dire di no alla presenza di Salvini ma la presenza stessa del Pd nel governo.

Non è immaginabile già in questa fase che l’alleanza con la Lega comporti compressi in quel senso?
Mi aspetto che Draghi sia nettissimo su questo piano.

Leggi anche: Salvini: “A Draghi proporremo ristoranti aperti di sera e modello Bertolaso sui vaccini” 2. La moltiplicazione dei pani, dei pesci e dei titoli derivati: Mario Draghi santo subito (di Alessandro Di Battista) / 3. La rosa di Mario Draghi: ai partiti chiederà politici soft e non divisivi (di Marco Antonellis) / 4. “Governo con la Lega? Mai”: militanti del Pd scrivono a Zingaretti

 

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