L’appello dei bambini siriani: invece dei Pokémon trovate e salvate noi
Le immagini sono state diffuse su Twitter dall'account ufficiale dell'organo di comunicazione delle forze rivoluzionarie siriane
Se nel resto del mondo l’ossessione per Pokémon Go sta dilagando ogni giorno che passa, e in alcuni casi sta perfino sfuggendo di mano, in un paese come la Siria dilaniato da cinque anni di guerra civile, i personaggi della saga animata sono stati impiegati per un altro scopo.
Nessuna applicazione scaricata su smartphone, ma un foglio da disegno su cui sono stati riprodotti Pikachu, Squirtle o altri, e in basso un messaggio in arabo molto chiaro che recita così: “Trovateci e venite a salvarci”.
A esibire quei fogli da disegno alcuni bambini siriani protagonisti della campagna di sensibilizzazione lanciata su Twitter dall’organo di comunicazione delle forze rivoluzionarie siriane (The Revolutionary Forces of Syria Media Office) attraverso l’hashtag #PokemonInSyria.
Più che un appello, questa iniziativa suona come una provocazione lanciata al fine di spostare l’attenzione sul conflitto siriano, che finora ha provocato almeno 450mila morti, e sulle condizioni di vita dei bambini costretti a vivere sotto la costante paura della morte.
Qui di seguito i tweet
“Siamo a Kafer Nbl, a Idlib, venite a salvarci!”
#PrayForSyria#PokemonInSyria#RFS pic.twitter.com/N0nLvrPpUp
— إعلام قوى الثورة (@RFS_mediaoffice) 21 luglio 2016
أنا من #سوريا…تعالوا انقذوني!!#PrayForSyria#PokemonInSyria#RFS pic.twitter.com/qed9oDtEBV
— إعلام قوى الثورة (@RFS_mediaoffice) 21 luglio 2016
#PrayForSyria
Save me !! I am in #Syria pic.twitter.com/26Tg5RUuUn— إعلام قوى الثورة (@RFS_mediaoffice) 20 luglio 2016
يوجد الكثير من #البوكيمون داخل #سوريا… تعالوا انقذوني!!!#PrayForSyria#PokemonInSyria#RFS pic.twitter.com/h2J0k13dap
— إعلام قوى الثورة (@RFS_mediaoffice) 21 luglio 2016