Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Brexit: cosa succederà adesso

Immagine di copertina

Il referendum del 23 giugno era di tipo consultivo, e di conseguenza non aveva valore vincolante. Sarà il Parlamento britannico a dover ratificare la decisione di uscire

Con 17.410.742 di voti a favore e 16.141.241 contro, i cittadini britannici si sono espressi a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. 

La storia del Regno Unito di porre fine al suo rapporto d’amore e odio con l’Europa che va avanti da 44 anni, rappresenta un punto di svolta nella storia britannica senza precedenti. 

Partendo dal presupposto non si può tornare indietro, la Gran Bretagna dovrà convivere con le conseguenze politiche, costituzionali, diplomatiche ed economiche per almeno i prossimi dieci anni. 

Il Regno Unito fa parte dell’Unione Europea (prima Comunità europea) dal 1972, dopo aver firmato il trattato di adesione il 22 gennaio di quell’anno.

La ratifica del Trattato di adesione fu approvata dal Parlamento britannico il 16 ottobre 1972 e promulgata dalla Regina il giorno successivo.

Il Regno Unito divenne membro della Comunità europea il 1 gennaio 1973, insieme alla Danimarca e all’Irlanda.

In linea teorica anche se vincesse la Brexit, il parlamento potrebbe decidere di non uscire dall’Ue, ma andare contro il volere espresso dagli elettori non è un’idea razionalmente perseguibile. Il risultato del voto del referendum non è infatti direttamente vincolante.

Presumibilmente, quindi, il parlamento ratificherà l’eventuale decisione popolare a favore della Brexit e inizierà la procedura di uscita. Ci vorranno almeno due anni di negoziati, durante i quali il Regno Unito rimarrà ancora parte dell’Ue ma solo in maniera formale. 

L’articolo 50 del trattato sull’Unione Europea prevede un meccanismo di recesso volontario e unilaterale di un paese dall’Unione europea.

Il paese che decide di recedere, deve comunicare la sua intenzione al Consiglio europeo. L’accordo è concluso a nome dell’Unione europea dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata previa approvazione del Parlamento europeo.

Qualsiasi stato uscito dall’Unione può chiedere di aderirvi nuovamente, avviando una nuova procedura di adesione.

Costituzionalmente, l’attivazione dell’articolo 50 è una decisione che spetta al primo ministro, non al parlamento, e David Cameron ha già detto che non sarà lui ad avviarla ma un nuovo premier, annunciando le sue dimissioni.

Nel 1975, tre anni dopo l’entrata nella Comunità europea, il Regno Unito aveva già organizzato un referendum sulla Cee e il 67,2 per cento degli elettori aveva scelto di rimanervi.

Prima del trattato di Lisbona, che è entrato in vigore il 1 dicembre 2009, non era previsto dai trattati e dal diritto dell’Ue la possibilità da parte di uno Stato membro di ritirarsi volontariamente. 

Nessuno stato membro è mai uscito dall’Ue. Nel 1982 però la Groenlandia, che fa parte della Danimarca ma gode di uno status particolare di autonomia, votò tramite referendum per l’uscita dall’Ue con il 52 per cento dei voti a favore.

I RISULTATI DELLA BREXIT 

TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SULLA BREXIT 

COME FA UN PAESE A USCIRE DALL’UE 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi