Tutti i trucchi e i segreti delle sale per slot machine raccontati da un ex gestore
Ecco come funziona il mondo delle sale giochi, nascosto da occhi indiscreti, dietro pannelli scuri, luci psichedeliche e aroma di soldi appena stampati
Giocatori che arrivano a spendere quasi 4mila euro al giorno, completamente assuefatti da luci e suoni delle slot machine, ubriachi già a mezzogiorno. È questo quello che emerge dal racconto di Diego Rossi, nome di fantasia, ex gestore di una sala giochi, che svela a TPI i segreti e il funzionamento di questo genere di sale, vere e proprie miniere di guadagni per le aziende e per lo stato.
Secondo i dati diffusi a maggio del 2016 dalla Camera dei deputati in seguito ad una interrogazione dei parlamentari Pagli e Fassina, le entrate fiscali per il 2015 imputabili al gioco d’azzardo ammontano a 88 miliardi di euro. Oltre la metà della cifra raccolta viene da Newslot e Vlt. Lo Stato ne incassa 8,7 miliardi.
Le vlt sono dei terminali multigioco e quindi, in uno stesso apparecchio, il giocatore può scegliere tra diversi tipi di gioco, mentre nelle slot machine è possibile giocare ad un solo gioco.
In base a quanto si apprende da questi ultimi dati, la quota più ampia del giro d’affari, pari al 55,8 per cento, proviene dagli apparecchi di intrattenimento, le slot machine, seguiti dal gioco online diventato nel frattempo il secondo segmento del mercato, avendo superato lotterie istantanee (cosiddette Gratta e vinci) e tradizionali (lotterie a estrazione differita), la cui raccolta negli ultimi anni è pressoché triplicata.
Diego ha aperto il proprio centro dotato di 22 macchinari nell’ottobre del 2011 e ha deciso di chiudere a dicembre per 2015 per tre regioni: “Stare chiuso in quel bunker per tante ore – ha spiegato – mi ha procurato uno stato di alienazione, ho visto scene surreali con persone che si sono rovinate la vita e ho capito che, nonostante i guadagni, il gioco non valeva la candela”. Ecco come funziona questo mondo nascosto da occhi indiscreti, dietro pannelli scuri e luci psichedeliche:
La sala
Il direttore di sala è colui che deve assicurare il corretto funzionamento delle apparecchiature presenti ed “esaudire” qualsiasi richiesta del cliente al fine di fidelizzarlo. Mangiare e bere è sempre gratis per il cliente: dal sushi all’alcool. Ogni richiesta gli viene recapitata per fare in modo che non lasci mai la sua postazione.
“È il capo-area delle aziende proprietarie delle slot che spesso indica al gestore i piccoli trucchi da adottare”, spiega Diego.
La disposizione delle slot machine
Devono essere messe seguendo un preciso schema: il giocatore non deve vedere cosa stanno facendo gli altri, ci deve essere quanta più privacy possibile per creare un rapporto morboso con la macchina. “Spesso ho visto persone parlare con la macchina, arrabbiarsi, sgridarla persino. Altre accarezzare lo schermo, fissarsi sulle lucette, vere scene di straordinaria follia”.
Le luci e i suoni
Sia le luci che i suoni vogliono sempre comunicare qualcosa: “Si cerca di fornire una sorta di sostanza dopante, lasciando il giocatore inchiodato alla sedia. I jingle, i ticchettii, le luci sono una droga per il giocatore che in questo modo entra in uno stato di benessere. Si crea un ambiente caldo, ovattato e accogliente, con luci basse, si vuole far perdere la cognizione del tempo, il giocatore non deve capire se fuori è giorno o notte”, ha raccontato l’ex gestore.
Le aziende internazionali del gioco hanno adottato la prassi di creare sale jackpot che ripropongono il modello casinò puntando sul fattore emozionale di trovarle sotto casa.
La profumazione della sala
La profumazione delle sala segue anch’essa delle regole: sensazione di pulito e buon profumo che procuri serenità. In alcuni casi estremi è stato anche consigliato, sia dai capi-area che dalle brochure aziendali di utilizzare dei profumatori all’aroma di soldi appena stampati o appena emessi dalla banca. Una profumazione che si trova in vendita on line o che viene fornita dalle aziende.
Cosa è lecito?
Ogni sala ha la sua area fumatori. Anche se, secondo quanto racconta Diego, “il giocatore nel 90 per cento dei casi è anche un fumatore e fuma un po’ ovunque. Chi ha il vizio del gioco solitamente si accompagna ad altri vizi, come il fumo e l’alcool. Alle 10 di mattina mi è stato chiesto Campari e gin e a mezzogiorno molti clienti erano già ubriachi”.
Quanto si spende
In circa 90 minuti il giocatore può aver speso già tra gli 800 e i 900 euro. “Un giocatore è arrivato a spendere 3.700 euro in un giorno”.
Come funzionano le slot
La politica è cambiata, prima erano progettate per far perdere il giocatore, oggi lo Stato assicura al giocatore che con un investimento di 100 euro di sicuro c’è ritorno del 75 per cento: “Se investo 100 euro nell’apparecchio, sono sicuro che in quei cento euro sicuramente avrò più di una volta la probabilità di vincere – spiega Diego – oppure posso perdere sempre ma arrivando a un livello tale che la macchina mi avrà comunque ridato un ritorno di vincite pari al 75 per cento”.
“Le aziende – conclude Diego – hanno puntato sul lato emozionale, i giochi sono studiati appositamente per far restare il giocatore quanto più tempo possibile all’interno della sala con una grafica sempre più accattivante e suoni che si fissano in testa. Per quanto io sia fuori da questo sistema, persino a me è venuta voglia di giocare”.