Le notizie di oggi
Quello che dovete sapere per questa giornata
Filippine: nella sera di mercoledì 7 ottobre, l’ex sacerdote italiano Rolando Del Torchio è stato rapito da un commando armato mentre si trovava nel suo ristorante a Dipolog City, nel sud del Paese. Non ci sono ancora state rivendicazioni, ma le autorità delle Filippine sospettano che il responsabile sia il gruppo islamico radicale Abu Sayyaf, una delle organizzazioni di ribelli musulmani che ha iniziato una guerriglia nelle Filippine per ottenere maggiore autonomia in un arcipelago a maggioranza cattolica. I sette membri del commando si sarebbero finti clienti del Ur Choice Cafè e sarebbero scappati a bordo di un motoscafo insieme a Del Torchio. L’uomo aveva abbandonato la tonaca nel 1996, dopo che le vicende di pedofilia legate alla Chiesa lo avevano scandalizzato.
– Yemen: due attacchi aerei hanno colpito una festa di nozze a Sanban, a sudest della capitale yemenita, uccidendo almeno 15 civili e ferendone altri 25. Il raid sarebbe stato opera della coalizione a guida saudita, che avrebbe bombardato la festa perché ospitata da un leader tribale sostenitore dei ribelli houthi. Da marzo in Yemen i ribelli, legati all’ex presidente del Paese, che aveva governato per 30 anni, combattono contro l’esercito del presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi. Già il 28 di settembre, un altro matrimonio era terminato in tragedia, dopo che un attacco aveva provocato la morte di oltre 130 persone, ma il governo saudita aveva negato di essere responsabile del raid.
– Siria: secondo gli Stati Uniti, più del 90 per cento degli attacchi che la Russia ha rivolto all’Isis in Siria, avrebbero colpito obiettivi differenti. Washington è convinta che Mosca stia volutamente mirando ai ribelli che da più di quattro anni si oppongono al governo siriano di Bashar al-Assad. Nella giornata di mercoledì 7 ottobre, la Russia aveva annunciato di aver colpito 11 bersagli dell’Isis, con 26 razzi lanciati da quattro navi da guerra situate nel mar Caspio, senza provocare vittime civili.
– Siria: il dipartimento del Tesoro statunitense ha avviato un’indagine per scoprire come mai nei video che l’Isis diffonde per fare propaganda, siano quasi sempre presenti vetture di marca Toyota. La casa automobilistica si è dichiarata disponibile a collaborare con Washington. Ed Lewis, il direttore della comunicazione della sede statunitense dell’azienda, ha precisato che Toyota segue una politica rigorosa di controllo che prevede il divieto di vendita ad acquirenti che potrebbero essere potenziali terroristi. Lewis ha però ammesso che è difficile controllare che le vetture non siano poi rivendute a gruppi estremisti tramite intermediari.
– Brasile: secondo la Corte dei conti federale del Paese, la presidentessa Dilma Rousseff avrebbe coperto illegalmente il crescente deficit dei conti dello stato brasiliano, alterando il bilancio del 2014. Il ministro della Giustizia ha reagito all’accusa mossa al presidente annunciando che il governo farà immediatamente appello alla Corte suprema per rivalutare i fatti.
– Israele: dopo diversi anni di ricerca condotta da parte delle compagnie petrolifere, sulle alture del Golan è stato trovato un giacimento di enorme portata, che garantirebbe a Israele di essere autosufficiente per diversi anni. Nel sud del territorio, occupato da Israele durante la Guerra dei sei giorni nel 1967 e rivendicato dalla Siria, erano partite tre trivellazioni, che fino ad ora non avevano portato a nessun risultato. La compagnia petrolifera dovrà ora verificare i costi per l’estrazione in un momento storico in cui il prezzo del petrolio è crollato, bloccando gli investimenti nel settore.
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