La polizia israeliana interroga Netanyahu
Il primo ministro israeliano, sul quale pende il sospetto di corruzione, è stato raggiunto dagli inquirenti nella sua abitazione
La polizia israeliana si è recata presso l’abitazione del primo ministro Benjamin Netanyahu per interrogarlo in merito alle accuse di corruzione che lo riguardano.
I media israeliani, infatti, hanno rivelato che il premier israeliano avrebbe ricevuto ingenti doni o favori da parte di uomini d’affari.
Gli oppositori di Netanyahu avevano richiesto che venisse avviata un’indagine dopo una serie di scandali che lo hanno travolto nel corso degli ultimi mesi, nessuno dei quali si è mai concretizzato in accuse formali.
Il mese scorso, tuttavia, è stata aperta un’inchiesta sull’acquisto di nuovi sottomarini di fabbricazione tedesca, dopo che è stata diffusa la notizia che il produttore era stato rappresentato dal legale di Netanyahu durante i negoziati per l’acquisto.
In precedenza, invece, il truffatore francese Arnaud Mimran aveva dichiarato di aver elargito centinaia di migliaia di euro alla campagna elettorale del 2009 del premier.
Ma Netanyahu è anche accusato di aver usato impropriamente fondi pubblici, compresi oltre 120mila euro utilizzati per una camera da letto privata su un volo diretto nel Regno Unito.
Ma il primo ministro israeliano nega ogni accusa e invita i suoi nemici ad aspettare prima di festeggiare la sua caduta: “Voglio dire loro di aspettare per le celebrazioni. Non affrettatevi. Vi ho detto e vi ripeto: non troveranno nulla perché non c’è nulla. Voi continuerete a gonfiare le vostre mongolfiere e io continuerò a guidare lo stato di Israele”.