Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Scoperti 76 corpi di donne in una fossa comune a Sinjar

Immagine di copertina

I curdi hanno trovato i cadaveri nei pressi della città irachena strappata dalle mani dell'Isis

Una fossa comune con i resti di circa 80 corpi di donne è stata scoperta dai peshmerga – i guerriglieri curdi – vicino alla città irachena di Sinjar, caduta in mano dell’Isis e riconquistata dalle forze curde con il supporto degli Stati Uniti il 13 novembre. 

I combattenti curdi affermano di aver trovato ossa, capelli e oggetti personali, che confermerebbero che si trattava soprattutto di donne yazide.

Il yazidismo è un’antica religione monoteista della Mesopotamia, elencata fra le sette musulmane, ma considerata dall’Isis come una fede eretica. Per questo durante l’occupazione della città, in molti sono stati costretti a convertirsi all’Islam professato dai jihadisti, per non essere uccisi dagli estremisti.

Hussein Haffoun, un consigliere del governo regionale curdo, ha confermato ad Al Jazeera il ritrovamento di 76 corpi, accusando l’Isis di genocidio. Molte ragazze yazide sfuggite da Sinar durante l’occupazione del sedicente Stato islamico avevano già raccontato agli inquirenti di aver assistito ad uccisioni di massa.

Le autorità aggiungono che potrebbero esserci molte altre fosse nei dintorni della città, che al momento è al centro delle indagini degli investigatori.

Secondo fonti statunitensi, l’Isis avrebbe ucciso nella città di Sinjar almeno 3mila tra uomini e donne yazidi quando il gruppo jihadista ha conquistato la città in agosto. Molti sarebbero stati ridotti in schiavitù solo per il fatto di professare quella fede. 

Proprio il brutale trattamento riservato ai yazidi e il rischio di un genocidio avrebbe spinto gli Stati Uniti ad intervenire con attacchi aerei contro l’Isis.

“Noi sappiamo che questa è una guerra. Sappiamo che molte persone moriranno. Ma questo va oltre, non dimenticheremo mai chi è morto qui, e ci riprenderemo la rivincita”, ha dichiarato uno degli abitanti yazidi di Sinjar, Naib Jassim, che ha perso parte della propria famiglia a causa dell’Isis.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi