Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il parlamento iraniano approva l’accordo sul nucleare

Immagine di copertina

L'intesa siglata con Stati Uniti, Cina, Russia, Francia, Germania e Regno Unito prevede una riduzione delle sanzioni economiche imposte al Paese dal 2006

Il parlamento iraniano ha approvato l’accordo nucleare raggiunto il 14 luglio durante l’incontro a Vienna tra le potenze del 5+1, ossia Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania e Regno Unito.

Il patto, che ha ottenuto 161 voti favorevoli e 59 contrari, con 13 parlamentari astenuti, prevede un allentamento delle sanzioni economiche internazionali nei confronti dell’Iran in cambio di forti limitazioni del programma nucleare iraniano.

Ora l’accordo dovrà essere vagliato dal Consiglio dei guardiani della costituzione – un organo che ha come principale compito quello di controllare la compatibilità delle nuove leggi con la costituzione e con l’Islam – e se non dovesse riceverne l’approvazione, tornerebbe di nuovo in parlamento.

La sessione di voto finale è stata tesa e alcuni oppositori hanno cercato di rimandare l’approvazione dell’accordo, sostenendo che questo non avrebbe ottenuto l’appoggio della Guida suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei. L’agenzia statale iraniana Irna riporta che il ministro degli Esteri Javad Zarif  avrebbe addirittura abbandonato la sessione a causa dei forti contrasti in aula.

Durante una conferenza stampa tenutasi dopo il voto, il portavoce del governo Mohammad Baqer Nobakht si è detto soddisfatto della scelta presa in aula: “I parlamentari hanno preso una decisione ben ponderata dimostrando che conoscono bene la situazione del Paese”.

L’intesa, siglata dopo una trattativa di due anni, prevede una progressiva eliminazione delle sanzioni economiche che Stati Uniti, Unione europea e Nazioni Unite avevano imposto all’Iran a partire dal 2006 proprio per evitare che il Paese rafforzasse il proprio programma nucleare.

Grazie al nuovo accordo, che avrà un enorme impatto sull’economia dell’Iran, la maggior parte delle sanzioni verrà eliminata durante l’Implementation day, all’inizio del 2016, mentre nell’ultimo trimestre del 2023 verranno abolite le ultime sanzioni, in corrispondenza del Transition day

Il gruppo di Paesi che ha aderito all’accordo si riserva il diritto di reintrodurre le sanzioni nel caso l’Iran non dovesse rispettare il programma pattuito, implementando il Piano d’azione congiunto globale sul nucleare. LAgenzia internazionale per l’energia atomica – l’agenzia autonoma che si batte per impedire l’utilizzo militare del nucleare – dovrà verificare che il governo iraniano rispetti le prime fasi dell’accordo, per sbloccare le procedure internazionali.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi