Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:12
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Nelle Filippine sono stati uccisi 30 spacciatori dal giuramento del presidente Duterte

Immagine di copertina

Il nuovo capo di stato aveva promesso un giro di vite e ha mantenuto la parola. Da maggio oltre 100 persone sono state uccise senza processo

Trenta spacciatori di droga sono stati uccisi nelle Filippine da quando Rodrigo Duterte ha prestato giuramento come presidente giovedì 30 giugno 2016. La polizia ha anche reso noto di aver sequestrato narcotici per un valore di circa 18 milioni di euro.

Duterte ha vinto le elezioni in maggio promettendo un giro di vite sul crimine e utilizzando una retorica violenta che ha preoccupato molti soprattutto rispetto all’idea della liceità delle uccisioni extragiudiziali.

Il capo della polizia della regione di Manila, Oscar Albayalde, ha dichiarato che cinque spacciatori sono stati uccisi domenica durante una sparatoria con la polizia in una baraccopoli vicina a una moschea nella zona del palazzo presidenziale.

“I miei uomini erano in procinto di consegnare gli avvisi di garanzia quando ci sono stati degli spari provenienti da una delle abitazioni dell’area”, ha riferito Albayalde ai giornalisti aggiungendo che gli agenti hanno risposto al fuoco uccidendo cinque uomini.

Le forze dell’ordine hanno poi rinvenuto 200 grammi di metamfetamine e quattro armi da fuoco. Altre tre persone sono state uccise in altre zone della capitale e 22 in altro quattro aree fuori dalla città.

Dall’elezione, avvenuta il 9 maggio scorso, oltre cento persone sono rimaste uccise durante operazioni anticrimine condotte dalla polizia. Si trattava di sospetti spacciatori, stupratori e ladri di automobili.

Edre Olaila, segretario generale dell’Unione nazionale degli avvocati del popolo, ha commentato che le uccisioni devono cessare.

“La minaccia rappresentata dalla droga deve finire… tuttavia, anche le esecuzioni sommarie di persone sospettate di fare uso di sostanze o piccoli signori della droga che sembrano repentine e pianificate devono cessare”.

Nella parte settentrionale dell’isola principale di Luzon, gli agenti antidroga e la polizia hanno sequestrato un carico di 180 chilogrammi di “shabu” (metamfetamine) del valore di circa 18 milioni di euro, proveniente dalla Cina o da Taiwan, ha reso noto il capo nazionale della polizia Ronald dela Rosa.

La droga era stata scaricata in alto mare e portata a riva da piccole imbarcazioni per la pesca prima di essere consegnata nella Chinatown di Manila.

Domenica, i ribelli del gruppo Maoista Esercito del nuovo popolo hanno diffuso una dichiarazione di supporto alla guerra di Duterte alla droga, dicendo che potrebbero avviare delle operazioni antidroga contro soldati, poliziotti e funzionari locali.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Bsw, il partito anti-élites che sconvolge la politica tedesca: “Gli elettori ci votano perché parliamo dei loro problemi”
Esteri / Guida geopolitica per capire Caoslandia: Aldo Giannuli spiega a TPI i rischi di “un mondo acentrico senza un ordine globale”
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Ti potrebbe interessare
Esteri / Bsw, il partito anti-élites che sconvolge la politica tedesca: “Gli elettori ci votano perché parliamo dei loro problemi”
Esteri / Guida geopolitica per capire Caoslandia: Aldo Giannuli spiega a TPI i rischi di “un mondo acentrico senza un ordine globale”
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania
Esteri / Gaza: il bilancio delle vittime sale a 41.802. Libano: nuovi raid israeliani a Beirut. Hezbollah lancia razzi sullo Stato ebraico. Onu: "Gli attacchi di Israele hanno costretto alla chiusura 37 strutture sanitarie". Il ministro degli Esteri iraniano: "Cessate il fuoco simultanei in Libano e a Gaza". Khamenei: "Il 7 ottobre fu un attacco legittimo". I Pasdaran minacciano: "Colpiremo impianti energetici israeliani in caso di attacco". Milizia irachena lancia droni sul Golan: uccisi 2 soldati dell'Idf. Yemen: forze armate Usa e Gb bombardano obiettivi Houthi
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Il Regno Unito cede a Mauritius la sovranità sulle Isole Chagos, compreso l’atollo di Diego Garcia usato dagli Usa come base militare
Esteri / La Cia recluta informatori in Cina, Iran e Corea del Nord: “Ecco come potete contattarci”
Esteri / Libano: 9 morti in un raid di Israele su un ospedale nel centro di Beirut. Il governo: "Uccisi più di 40 operatori sanitari e pompieri in tre giorni". Eliminati 100 miliziani di Hezbollah: il gruppo lancia missili e droni sul nord dello Stato ebraico. Uccisi anche 2 soldati libanesi: per la prima volta l'esercito risponde al fuoco dell'Idf. Gaza: 41.788 morti dal 7 ottobre. Joe Biden: "Stiamo discutendo di una possibile risposta israeliana contro gli impianti petroliferi in Iran"
Esteri / Aborto, armi, migranti: com’è andato il primo dibattito tv tra JD Vance e Tim Walz