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Home » Esteri

Il miliardario egiziano che voleva comprare un’isola per i migranti

Immagine di copertina

Il progetto di Naguib Sawiris non ha mai ottenuto risposta dal governo greco. Ma ieri ha siglato un accordo con la Basilicata sui migranti

A settembre del 2015, il miliardario egiziano Naguib Sawiris è balzato agli onori della cronaca per due ragioni ben precise: dapprima si era offerto di acquistare un’isola per poter accogliere i migranti che transitano lungo la rotta del Mediterraneo, e in seguito aveva annunciato di voler investire 100 milioni di dollari per aiutare i rifugiati a creare una comunità stabile. 

Naguib Sawiris è senza dubbio uno degli imprenditori più audaci e più noti nel panorama del business internazionale. La sua idea originaria di voler acquistare un’intera isola per poter accogliere tutti i migranti è rimasta tale e nessuno dei governi chiamati in causa in questo progetto (Grecia e Italia) ha poi risposto. 

Ma il magnate egiziano non ha mai smorzato il suo entusiasmo e si è sempre dichiarato ampiamente disponibile a investire in questa direzione, fornendo aiuti in denaro a tutti i progetti volti a risolvere dal punto di vista economico e sociale la crisi dei migranti. 

E un primo passo in questa direzione il magnate egiziano sembra averlo compiuto lunedì 3 ottobre, siglando un accordo a Matera con il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, come ha riportato l’agenzia di stampa italiana Ansa

Il progetto economico e sociale soprannominato “We are the people”, mira a favorire non solo la crescita del territorio ma anche a garantire l’accoglienza dei rifugiati. 

Questo accordo è stato raggiunto in occasione della giornata nazionale della memoria dei migranti, per ricordare le vittime dei naufragi lungo le coste italiane. 

Chi è Naguib Sawiris?

Con un patrimonio stimato pari a 3,1 miliardi di dollari, secondo la rivista Forbes, l’imprenditore di origini cristiane copte è considerato da solo l’uomo più ricco dell’Egitto e il decimo in Africa. La cifra stimata dalla rivista americana rappresenta solo una parte dell’immensa fortuna della sua famiglia, che ha interessi nelle costruzioni, nel settore alberghiero e in quello delle telecomunicazioni.

Attualmente, Naguib Sawiris ricopre la carica di amministratore delegato del gruppo delle telecomunicazioni Orascom Telecom Media e Tecnology. 

Nonostante gli affari, si è sempre speso anche sul fronte dei progetti umanitari, primo fra tutti quello appunto di acquistare un’isola per accogliere i migranti. 

Il progetto dell’acquisto di un’isola, poi sfumato

All’inizio doveva essere un’isola greca alla quale sarebbe stato dato il nome di Aylan, il bambino rifugiato ritrovato morto su una spiaggia turca, e che avrebbe dovuto ospitare migliaia di profughi. Questa almeno era l’idea del miliardario egiziano. Un progetto dapprima interpretato come megalomane, ma che sembrava stesse prendendo piede. 

Sawiris era in contatto con il governo greco per l’acquisto di due isolotti, che sarebbero rimaste sotto la legislazione greca. Il progetto era stato lanciato all’inizio di settembre.

Ma il miliardario egiziano aveva in mente anche altri luoghi ai quali inoltrare la richiesta. E così con una lettera fece richiesta anche all’Italia. Dal governo Renzi non arrivò mai una risposta, e neanche da quello greco arrivò un riscontro positivo. 

“Sono davvero frustrato”, ha raccontato Sawiris in un’intervista rilasciata recentemente a Forbes, nel suo ufficio con vista sul Nilo. “Queste persone hanno un problema. Molti dicono di avere una soluzione ma nessuno agisce”. 

Fallito il primo progetto, il magnate egiziano ha rilanciato con determinazione un’altra idea dichiarandosi disponibile a offrire 100 milioni di dollari e altri aiuti ai governi disponibili supportare il suo progetto volto alla ricerca di terreni per costruire una comunità e delle strutture di accoglienza. 

“Qualsiasi sia il governo che mi risponderà e mi permetterà di costruire su queste terre, lo farò”, ha dichiarato il magnate “E investirò 100 milioni di dollari”. 

La Basilicata risponde

La regione italiana governata da Marcello Pittella ha risposto all’appello di Sawiris aggiudicandosi una partnership grazie alla quale si contribuirà all’integrazione sociale e lavorativa dei migranti. 

Si tratta di una sorta di progetto-pilota europeo che prevede un sistema integrato dei servizi di accoglienza ai migranti che tenga conto delle priorità del territorio e garantisca futuro e occupazione ai residenti e agli stranieri. 

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