In Bolivia arrivano le nuove carte d’identità per i cittadini transgender
Grazie a una legge passata a maggio, i nuovi documenti riflettono l'identità di genere nella quale si riconosce il possessore
Gli attivisti transgender boliviani hanno avuto occasione di festeggiare un’importante conquista come l’ottenimento dei nuovi documenti d’identità che si adeguano al genere con il quale si identificano, ieri, martedì 6 settembre 2016.
Una legge passata a maggio, infatti, consente ai cittadini maggiorenni di modificare sui documenti ufficiali nome, sesso e fotografia, come già previsto in altri paesi dell’America latina, quali Argentina, Colombia, Ecuador e Uruguay, e altrove, perché riflettano la loro identità di genere.
La normativa approvata dal governo di sinistra era stata duramente attaccata dalla chiesa cattolica e dalla chiesa evangelica della Bolivia.
Secondo gli attivisti, saranno circa 1.500 le persone che richiederanno i nuovi documenti, una comunità di persone che nella società boliviana subisce spesso abusi verbali e fisici.
Lo stesso presidente boliviano Evo Morales è stato accusato più volte di aver fatto commenti inappropriati in materia di genere e sessualità.
Tuttavia, l’atteggiamento generale nei confronti della comunità Lgbt in America latina sta cambiando in senso positivo, con i matrimoni omosessuali legalizzati in Argentina, Brasile, Colombia e Uruguay, nonché in alcuni stati del Messico, nonostante la forte componente cattolica.
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