Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:11
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Covid colpisce solo anziani? “Io, 35enne di Genova ossigenato col casco, sono la prova che non è così”

Immagine di copertina
Michele Frassinetti

TPI ha raccolto la testimonianza di Michele, genovese di 35 anni ricoverato per Covid: "Mi hanno messo la testa dentro un casco di ossigeno da tenere 24 ore su 24, alimentandomi solo con la flebo. Ai giovani dico: mettete la mascherina"

Michele Frassinetti detto “Miky”, è un imprenditore di Genova. Ha 35 anni, una vita passata a organizzare eventi in tutta Italia, in particolare nella sua città di origine. Eventi per discoteche, ma anche congressi, matrimoni, feste in piazza di Comuni e associazioni. Michele è uno dei tanti giovani che ha scelto la strada dell’impresa e della partita IVA per provare a creare valore nel territorio. 
Soffre di asma, ha contratto il Covid-19 nella sua città, colpita da un numero molto elevati di contagi. “Ho indossato sempre la mascherina, ma potrei averlo contratto in un ristorante”. A TPI, ancora ricoverato in ospedale, ha raccontato la sua esperienza, che è anche un messaggio per le nuove generazioni, e ha commentato la vicenda del presidente della Liguria Giovanni Toti, finito nella bufera per il tweet sugli anziani “non indispensabili” al sistema produttivo.

Michele, qual è la tua storia di contagiato Covid?

Il 14 ottobre inizio ad avere problemi di asma, ho raffreddore ma niente febbre. Dopo tre giorni la febbre arriva a 38.2 Piano piano la situazione peggiora e vengo ricoverato all’ospedale San Martino di Genova con polmonite bilaterale da Covid-19. Rimango 3 giorni e mezzo su una barella al pronto soccorso, in mezzo a centinaia di malati Covid. Avevamo la mascherina e l’ossigeno: ci trovavamo in 30 in una stanza, non c’era spazio, non c’erano letti e reparti. 
Mi hanno messo la testa dentro un casco di ossigeno da tenere 24 ore su 24, alimentandomi solo con la flebo. Potevamo aprirlo solo pochissime volte al giorno per bere. Dopo questo periodo sono stato trasferito, finalmente, in un letto e una camera. Tante persone soffrivano, urlavano dal dolore. Ho pregato tanto. Ho anche comprato un peluche di orso su Amazon da mandare alla mia famiglia, così che mia madre potesse abbracciarlo al posto mio.

Come vedi il rapporto tra Covid e giovani?

Molti giovani e meno giovani sono scettici, non credono al Covid-19, che viene considerato come una specie di influenza stagionale. In realtà è molto invasivo e può essere devastante, è letale e può colpire non solo le vie respiratorie ma creare anche problemi cardiovascolari e ictus. Nessuno deve sottovalutarlo, in particolare gli anziani, che se affetti già da altre patologie reagiscono con maggiore difficoltà, visto che il virus colpisce più parti vitali del corpo e le terapie che abbiamo al momento purtroppo non sempre riescono a salvarli.

A proposito di anziani, il tweet di Giovanni Toti ha sollevato molte critiche. Cosa ne pensi?

Il tweet di Toti, o di chi lo ha scritto del suo staff, l’ho trovato di cattivo gusto, per essere gentili, dato che i miei genitori rientrano nella categoria descritta dal Presidente della regione. Proviamo a considerarlo fra le righe come un monito agli anziani a restare a casa in un momento grave e pericoloso per la sanità italiana.

In che condizioni hai trovato il nostro sistema sanitario?

Io vedo tanti sforzi da parte di medici ed infermieri, ma un sistema che non sta reggendo. Sono troppo pochi e non ce la fanno davvero più. Avendo avuto un letto ed una stanza con costanti cure e attenzioni mi sono ripreso. Poi sono stato improvvisamente trasportato in un’altra struttura, l’ospedale Maragliano. A me sembrava un’opportunità di rinascita e riabilitazione. In realtà l’intera struttura è oggi dedicata a pazienti Covid-19 e non esiste un ambiente dove un giovane della mia età possa essere collocato per una terapia riabilitativa, respiratoria e psicologica.

Il tuo settore di lavoro principale, quello degli eventi, sta soffrendo oggi sia per la crisi economica che per le limitazioni. Che scenari vedi?

Il nostro settore è morto, e quali aiuti ci sono stati? Al massimo i 600 euro, per chi li ha avuti. Chi paga oggi Inps e commercialista? Chi paga cibo, alloggio e bollette di tutti questi mesi? Siamo messi davvero molto male.

 

Ti potrebbe interessare
Cronaca / L’influencer Elena Berlato aggredita e rapinata a Milano: “Sono finita in ospedale”
Cronaca / Gino Cecchettin: "Dopo la morte di Giulia volevo vendicarmi di Turetta"
Ambiente / Generali apre alla comunità l’Oasi Gregoriana affiliata al WWF, un’area naturalistica e agricola ricca di biodiversità
Ti potrebbe interessare
Cronaca / L’influencer Elena Berlato aggredita e rapinata a Milano: “Sono finita in ospedale”
Cronaca / Gino Cecchettin: "Dopo la morte di Giulia volevo vendicarmi di Turetta"
Ambiente / Generali apre alla comunità l’Oasi Gregoriana affiliata al WWF, un’area naturalistica e agricola ricca di biodiversità
Cronaca / Autovelox non omologati, la Cassazione accoglie il ricorso: multa non valida
Cronaca / Premio Guido Carli: la festa dell’eccellenza italiana
Cronaca / Milano, violenze e torture nel carcere minorile Beccaria: arrestati 13 agenti penitenziari, altri 8 sospesi
Cronaca / Salerno, bambino di 15 mesi muore azzannato da due pittbull
Cronaca / Neve a bassa quota e gelo artico, torna l'inverno sull'Italia
Cronaca / Navigatore solitario disperso in mare tra Grecia e Italia: salvato dalla Guardia Costiera
Cronaca / Omicidio Mollicone, la testimone: “Serena ha litigato con un ragazzo il giorno della scomparsa”