In questa casa di riposo, gli anziani soli salvano gli animali abbandonati
Due solitudini, se si uniscono, possono scomparire: è il caso di una casa di riposo in Arizona, dove gli anziani hanno salvato dei randagi che nessuno voleva adottare.
Gli ospiti della Catalina Springs Memory Care sono al capolinea della loro esistenza, alcuni hanno superato i 90 anni, mentre i nuovi residenti sono dei cuccioli e hanno bisogno di tutte le cure degli animali appena nati.
“Queste sono persone chiuse in comunità, che non lavorano e qualche volta si sentono veramente sole”, spiega Rebecca Hamilton, direttrice dei servizi sanitari della casa di riposo. “I nonni hanno amore da regalare e spesso non sanno a chi. Ecco perché il progetto di introdurre degli animali nel centro ha funzionato”.
L’idea di collaborare con il Pima Animal Care Center (PACC) è arrivata dopo aver notato su Facebook molte richieste di aiuto per la cura di gatti e cani abbandonati.
Come progetto pilota, il rifugio ha inviato dei gattini che avevano appena aperto gli occhi quando si sono ritrovati tra le mani piene di rughe degli anziani.
“Hanno avuto un lavoro da fare, che è importante e li guardano crescere” ha spiegato la direttrice del centro. Prendendo peso, i gattini hanno cominciato a scorrazzare per il centro da soli. Quando non sono nelle braccia di qualcuno, o non si inseguono nei corridoi, i gattini vivono in una grande cesta, preparata dallo staff della struttura.
L’evoluzione naturale del progetto è che, una volta svezzati dagli anziani, gli animali sono pronti per un’adozione.
Questa unione anziani-randagi potrebbe diventare un modello per altre case di riposo, dove normalmente la depressione degli ospiti è dietro l’angolo.
“Questa è chiaramente la mia speranza”, racconta la direttrice del Catalina Springs Memory Care. “Quando la stagione dei gattini inizia in piena forza, spero che i gruppi di soccorso raggiungano e formino partnership con unità di cura e che molte più vite possano essere salvate e che molta più gioia possa essere portata nella vita degli anziani”.
Un esperimento di pet therapy assolutamente riuscito: i randagi si sono salvati e gli anziani, con un nuovo obiettivo che li ha fatti sentire utili, sono quasi ringiovaniti.